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Quando concimare le rose
Durante l’impianto, ossia la prima fase della coltivazione delle rose, si è provveduto ad una prima concimazione, riempiendo di stallatico la buca destinata a contenere l’apparato radicale. Se questa operazione è stata eseguita a dovere, non è necessario concimare le rose per tutto il primo anno di vita.
Invece, per concimare le rose già adulte, sono necessari una somministrazione primaverile e una somministrazione autunnale.
Tipi di concime
Le rose in vaso hanno bisogno di un concime di tipo inorganico, mentre le rose messe a dimora in piena terra hanno bisogno in primavera di un concime chimico e in autunno di un concime chimico bilanciato misto a stallatico.
Prima dell’arrivo della stagione fredda, per proteggere l’apparato radicale, è consigliabile effettuare la pacciamatura, che consiste nel riempire di stallatico la base della pianta e ricoprire il tutto con terriccio.
Attenzione ai dosaggi nel concimare le rose
Prima di concimare le rose è utile leggere le indicazioni fornite dal produttore per quanto riguarda le dosi e le modalità di somministrazione. In linea generale possiamo dire che i concimi chimici contengono tutti gli elementi nutritivi in modo bilanciato, ma dobbiamo prestare attenzione a somministrare le giuste dosi per evitare di indebolire inutilmente la pianta. Vediamo i principali danni causati da una scorretta somministrazione:
- azoto: sostanza importantissima per la pianta, in dosi eccessive potrebbe scalfire le difese della pianta contro i parassiti delle rose;
- fosforo: se somministrato in eccesso può causare uno scarso assorbimento di tutti gli altri elementi nutritivi;
- calcio: una dose eccessiva inibisce l’assunzione del ferro;
Compito delle sostanze nutritive
Le sostanze nutritive presenti nei concimi chimici hanno diversi compiti, ognuna di esse serve ad ottenere un particolare risultato. Queste sostanze si dividono in macroelementi:
- azoto: aiuta la pianta a generare più rami e foglie;
- fosforo: favorisce lo sviluppo di molti più fiori e aumenta il loro profumo;
- potassio: ha il compito di fortificare la pianta ed intensificare la colorazione dei fiori;
- calcio: stimola la crescita della pianta;
- magnesio: sostanza molto utile al corretto sviluppo vegetativo delle rose;
e in microelementi, come ferro, rame, zinco, boro e manganese.
Concimare le rose in vaso
Le rose coltivate in vaso hanno bisogno di un concime bilanciato composto da due parti di azoto, una parte di fosforo e una parte e mezza di potassio. Il periodo migliore per fertilizzare le rose in vaso è durante tutto l’arco vegetativo, ovvero dalla primavera alla fine di luglio. Per le rose in vaso meglio scegliere un concime liquido, da somministrare ogni 20-30 giorni.
Prima di somministrare il concime è consigliabile bagnare completamente il terriccio con acqua, per diminuire il rischio di bruciature alle radici a contatto con esso.
- Approfondimento: coltivare le rose in vaso.
Carenze nutrizionali
Se non si provvede adeguatamente a concimare le piante, esse possono andare incontro a vere e proprie carenze nutrizionali in grado di generare patologie. Ecco le principali:
- di azoto: indebolimento e rallentamento dello sviluppo. Le foglie diventano gialle-rosse e i fiori sono più piccoli;
- di potassio: all’inizio contorno e punta delle foglie brunastre, poi la colorazione scura si estende a tutta la pianta fino alla morte;
- di fosforo: rallentamento della produzione di fiori e della crescita della pianta;
- di magnesio: foglie verde chiaro che cadono precocemente e fiori poco colorati;
- di calcio: generale indebolimento della pianta, che presenta foglie gialle e rallentamento dello sviluppo.
Per continuare la lettura, sul tema della pianta di rose ti segnalo la guida generale alla coltivazione della rosa.