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Impariamo a riconoscere la cocciniglia di San José
Sebbene il suo nome possa ricordare qualche amena località iberica o latinoamericana, in realtà la cocciniglia di San José (Quadraspidiotus perniciosus) è un fitofago proveniente dalla Cina. Giunta nel vecchio continente sul finire dell’Ottocento, trasportata involontariamente attraverso gli scambi commerciali, questa cocciniglia ha trovato una rapida diffusione e oggi la possiamo incontrare su pero, melo, nespolo e drupacee, oltre che su una gran varietà di altre piante. A testimonianza della sua pericolosità, ricordiamo che già nel lontano 1940 un decreto ministeriale impose alle aziende agrarie italiane la lotta obbligatoria, tutt’oggi da attuare non appena se ne riscontra la presenza.
La cocciniglia di San José è un piccolo insetto che quasi mai si vede davvero, poiché trascorre gran parte della sua esistenza sotto uno scudetto (“follicolo”) di colore grigio scuro e di forma tondeggiante (femmine) o leggermente allungato (maschi). Spesso si assiste alla formazione di colonie su rami, tronchi e frutti in cui le cocciniglie sono sovrapposte fittamente l’una all’altra; più raramente sono colpite le foglie.
I danni causati dalla cocciniglia di San José
Questo insetto rincote si ciba dei tessuti della pianta forandoli con il suo apparato boccale ed emettendo una saliva che li predigerisce; in seguito a queste punture le parti colpite si alterano profondamente. Le strutture legnose, in particolare, presentano forti arrossamenti al di sotto della corteccia e con il passare del tempo i tessuti tendono a formare necrosi ed avvizzimenti con conseguenze deleterie per la pianta.
Sui frutti colpiti dalla cocciniglia di San José sono ben visibili delle macchie tondeggianti di colore rosso, al cui centro è situato il follicolo, inconfondibile con il suo colore grigiastro. Tali macchie possono essere concentrate in un solo punto, oppure distribuite in modo più o meno uniforme sul frutto che risulterà in ogni caso profondamente compromesso.
Relativamente trascurabili sono in proporzione i danni causati dalla cocciniglia di San José alle foglie, che tendono a necrotizzare in corrispondenza delle punture e che possono persino cadere a seguito di attacchi diffusi.
A faredanni simili alla cocciniglia di San Josè sono altre cocciniglie, come la cocciniglia cotonosa degli agrumi e il ceroplaste del fico.
Una lotta tempestiva alla cocciniglia di San José
La cocciniglia di San José ha tempi di sviluppo particolarmente rapidi: si calcola infatti che riesca a compiere ben tre generazioni all’anno. È importante dunque che la lotta sia serrata, anche in considerazione del fatto che quando gli adulti si proteggono sotto al loro scudetto risulta difficile che vengano colpiti dai principi attivi. E, poiché gli individui collocati più in profondità nelle spesse colonie risultano protetti dai loro consimili, prima del trattamento con prodotti fitosanitari si consiglia di rimuovere manualmente con una spazzola le formazioni più consistenti.
Buoni risultati si ottengono dai trattamenti effettuati con l’olio bianco, da solo o miscelato con altri prodotti; nei negozi specializzati sono a disposizione anche formulati specifici contro la cocciniglia di San José pronti all’uso.