Questa malattia è conosciuta come clorosi oppure anemia vegetale. Le cause possono dipendere da vari fattori, ad esempio la poca luce o la mancanza di aerazione. E’ possibile correre ai ripari risolvendo il problema con la somministrazione di solfato di ferro in polvere diluito in acqua al 5%.
Si possono verificare altre tipologie di malattie, tra cui:
- Bianco: altrimenti conosciuto come “crittogama”, si tratta di una proliferazione funghi microscopici che attaccano le piante giovani provocandone la morte. Questi funghi si espandono su tutta la superficie della vegetazione come una leggerissima polverina bianca. La cura consiste nell’inzolfare le piante come avviene per la crittogama della vite: utilizzare zolfo ramato oppure la poltiglia bordolese con una proporzione di circa 2 grammi per ogni litro d’acqua.
- Bianco delle radici: si manifesta con l’imputridire di vecchie radici morte o pezzi di legno lasciati nel terreno. Per risolvere tale problema basta invasare la pianta facendo attenzione ad eliminare ogni residuo di parte legnosa.
- Cancro: consiste in un’alterazione del legno simile ad un’ulcera causata da una potatura mal eseguita. Per estirpare il problema bisogna eliminare la parte interessata dal cancro fino al tessuto sano e disinfettare con una soluzione di solfato di ferro ricoprendo il tutto con del mastice da innesti. In realtà, coprire la ferita non si rivela un vero e proprio procedimento giusto in quanto si potrebbe verificare il generare di fessure con la successiva formazione di umidità all’interno che, non avendo una buona aereazione, non defluisce, provocando il propagarsi della malattia.
- Fumaggine: è il caso in cui la pianta si presenta come ricoperta da una polvere di carbone. Si tratta di un fungo che si propaga sulla pianta generando un effetto “incrostato”, conosciuto con il nome di “melata”, che viene prodotto dalla secrezione di certi pidocchi. La cura consiste nel lavare le foglie con acqua a base di sapone, eliminando la presenza di insetti.
- Gomma: colpisce soprattutto gli alberi di nocciolo. La patologia si estende dall’interno rompendo la corteccia all’esterno. E’ sufficiente tagliare i rami malati facendo attenzione a non utilizzare lo stesso attrezzo per tagliare la vegetazione sana, senza prima averlo disinfettato.
- Muffa: è causata dall’umidità del terreno e attacca principalmente i bulbi e i tuberi. Si risolve facilmente cospargendo le zone e le parti interessate con del carbone vegetale.
- Ruggine: una malattia causata da funghi che si manifestano con un colorito simile a quello della ruggine di ferro. La soluzione è tagliare le zone interessate e di inzolfare la pianta.
- Tela: è un particolare tipo di muffa che invade le semente nelle stufe e si propaga come una tela di ragno. Come rimedio si usa una polvere miscelata in un modo specifico: 10Kg di acqua, 25gr. di solfato di rame e 25gr. di ammoniaca.
- Borracine e licheni: sono dei parassiti che si generano sui tronchi e sui rami causati da vecchiaia o indebolimento della pianta. La cura consiste nell’eliminare, con un raschiatoio, il guanto Sabaté e la spazzola di fili d’acciaio, tutta la parte di muschi e licheni che sono un ricettacolo di insetti nocivi.
Queste sono le principali malattie che possono compromettere il naturale processo di sviluppo della vegetazione. Ad ogni modo, è buona norma bruciare le parti malate in quanto le spore sono molto resistenti e hanno una lunga vita. Per inzolfare le piante si può usare una semplice solfatrice automatica, a zaino, poiché più comoda e molto più funzionale per le lunghe insufflazioni.