Bouganville: coltivazione e cura

Coloratissima e spettacolare, la Bouganville è una pianta che viene coltivata per abbellire terrazzi, giardini, colonnati e pergolati. I suoi fiori di colore brillante richiamano all’estate e creano una tipica atmosfera mediterranea, in grado di trasformare qualsiasi angolo in un tripudio di colori. In questa guida approfondiremo le conoscenze della buganvillea e delle sue varietà più diffuse, scoprendo quali sono le tecniche migliori per farla crescere rigogliosa, sana e folta.

Identikit della Bouganville

La Bouganville è una pianta o, meglio, un genere di piante fiorite (Bougainvillea) appartenente alla famiglia delle Nyctaginaceae. Queste piante sono originarie dell’America del sud ed in particolare delle zone tropicali e subtropicali di Brasile, Argentina meridionale e Perù; attualmente sono note circa 18 specie differenti di buganvillea. Fra le più diffuse troviamo:

  • Bougainvillea glabra
    questa specie è originaria del Brasile ed è molto rigogliosa; si arrampica con facilità sino a dieci metri di altezza, producendo brattee di vari colori nella scala dal rosso al viola. Nella varietà Variegata le brattee presentano striature bianche, nella Crimson Lake sono rosso carminio, nella Sanderiana sono violacee e nella Cyphère rosa brillante.
  • Bougainvillea spectabilis
    anche questa proviene dal Brasile e in natura le sue brattee sono di color rosa intenso. La B. spectabilis produce brattee marroni nelle varietà Brasiliensis e Lateritia, rosso brillante nella Laetitia e rosso ciliegia nella Lady Wilson.
  • Bougainvillea speciosa
    di provenienza brasiliana, questa buganvillea produce brattee fiorali cuoriformi di un bel colore rosa-fucsia.
  • Bougainvillea refulgens
    anch’essa proveniente dal Brasile, è caratterizzata da brattee di color porpora-violaceo ed infiorescenze riunite in lunghe pannocchie pendule.
  • Bougainvillea x buttiana
    è un ibrido ottenuto dall’incrocio fra B. glabra e B. peruviana; le brattee di questa pianta possono assumere colorazioni molto diverse a seconda della varietà. Ad esempio nella Kiltie Campbell sono arancioni (e si scuriscono col passare del tempo), nella Mrs Butt variano dal rosa al rosso brillante, mentre nella Brilliant vanno dal giallo aranciato sino al rosso ciliegia.

La pianta venne “battezzata” Bouganville nel 1768 in onore dell’ammiraglio francese Louis Antoine de Bougainville, esploratore del continente sudamericano.

Bouganville: coltivazione e cura

Le Bouganville possono raggiungere altezze impressionanti, anche di 12 metri: grazie ai loro getti (e talvolta spine) prensili, queste piante possono arrampicarsi agilmente su altre piante o supporti artificiali e creare vere e proprie cascate di fiori. Questa pianta è dunque ideale per formare siepi fiorite o per coprire muri di recinzione, ma può anche essere fatta crescere in vasi o in contenitori appesi.

La Bouganville è una pianta sempreverde nei climi piovosi durante tutto l’anno, mentre negli altri casi è decidua, ovvero perde le foglie con il sopraggiungere della stagione autunnale. Le foglie di buganvillea sono alternate, vagamente cuoriformi, lunghe 4-12 centimetri e larghe 2-5. I fiori di questa pianta sono bianchi e di piccole dimensioni, e la tipica colorazione è dovuta alla presenza di brattee fiorali (ovvero foglie modificate) che racchiudono gruppi di tre fiori e presentano i tipici colori sgargianti fucsia, rosa, magenta, viola, salmone, arancio, giallo, rosso e bianco. Il frutto della buganvillea è un achenio di piccole dimensioni che presenta cinque lobi.

In una specie in particolare, la Bougainvillea glabra, le brattee sono sottili e hanno una consistenza che richiama quella della carta. Attualmente esistono circa 300 diverse varietà di buganvillea, ottenute per ibridazione e mutazioni spontanee a partire da diverse specie selvatiche. Alcune cultivar di buganvillea presentano fiori doppi oppure dalle tonalità bicolori o variegate.

Le Bouganville sono anche utilizzate per la coltivazione in vaso, sotto forma di bonsai: nei climi temperati questi alberelli in miniatura devono essere mantenuti in casa durante l’inverno.

Attenzione: in soggetti sensibili la linfa delle buganvillee può causare dermatiti da contatto.

Coltivazione e cura della Bouganville

La Bouganville è una pianta che molto facilmente può essere propagata per talea. È sufficiente, in primavera, asportare un ramo della lunghezza di 7-10 centimetri dalla pianta madre e trasferirlo in un terreno di coltura idoneo per stimolarne la radicazione. Il substrato ideale è composto da una mescolanza di sabbia e torba, in presenza di una temperatura di almeno 20°C. Quando le radici sono state formate (generalmente sono necessarie circa tre settimane) la pianta può essere collocata in vaso o in pieno campo. La propagazione per talea può anche avvenire in inverno, mantenendo la pianta in un luogo riscaldato dove le temperature non scendano mai al di sotto di 18°C.

La velocità di crescita della Bouganville è strettamente dipendente dalle condizioni climatiche e dalla varietà: nelle zone più calde lo sviluppo è senz’altro più rapido e la fioritura più rigogliosa. Nelle regioni equatoriali la fioritura avviene senza interruzioni per tutto l’anno, mentre nelle altre zone si verifica solo nel periodo estivo con cicli di fioritura che si ripetono ogni 4-6 settimane.

Esposizione e ventilazione

Per fiorire e crescere generosamente, le buganvillee richiedono un’esposizione in pieno sole. Le buganvillee devono essere mantenute ben al riparo dai freddi venti invernali.

Temperature

La buganvillee sono originarie della fascia climatica tropicale, perciò la crescita è tanto più rigogliosa quanto più il clima è mite e caldo. In Italia, ad esempio, queste piante crescono ottimamente nelle zone costiere e nel meridione, tollerando temperature anche superiori ai 40°C. Per quanto riguarda le temperature minime, in inverno il limite inferiore è di 6-7°C per le specie Bougainvillea glabra e Bougainvillea x buttiana, mentre per la Bougainvillea spectabilis le temperature minime devono essere di almeno 10-12°C.

Annaffiature

Dal punto di vista delle innaffiature, la buganvillea non presenta eccessive richieste di acqua. Questa pianta si adatta bene anche alle condizioni mediamente siccitose, anche se innaffiature periodiche sono indispensabili in concomitanza con i periodi più caldi. Quando la pianta inizia a cessare la sua attività vegetativa in autunno, non è più necessaria l’irrigazione.

Bisogna prestare particolare attenzione ad evitare i ristagni idrici che la buganvillea non tollera, e che possono causare asfissia della pianta e marciume radicale. I sintomi di un eccesso di acqua nel terreno sono dati dalla perdita di foglie e dalla mancata fioritura.

Terreno

La buganvillea è una pianta che regala il meglio di sé quando cresce su suoli fertili, ben drenati, poco calcarei e non eccessivamente umidi. Grazie alla loro resistenza nei confronti della salinità del terreno, le buganvillee possono crescere senza problemi anche in zone a ridosso del mare.

Concimazione

La concimazione della Bouganville può avvenire una volta ogni due o tre settimane, utilizzando un concime organico appositamente formulato per piante fiorite che apporti azoto, fosforo, potassio e microelementi (magnesio, ferro, calcio, boro, zinco, rame…) indispensabili per supportarne la crescita e la fioritura. Una soluzione molto pratica consiste nel fornire alla buganvillea un buon concime liquido per piante da fiore, preventivamente dosato e diluito nell’acqua per le annaffiature.

Potatura

Verso il mese di febbraio è opportuno potare la buganvillea allo scopo di rimuovere tutti i rami secchi, eliminando anche quelli più esili per sfoltire la chioma della pianta. Si consiglia inoltre di rimuovere un terzo circa dei nuovi germogli, in modo tale da concentrare la crescita della pianta su meno getti, ma complessivamente più vigorosi.

Parassiti e malattie

Le Bouganville sono piante solitamente abbastanza rustiche e resistenti nei confronti dei parassiti, anche se talvolta possono subire l’attacco da parte degli afidi. Questi parassiti si nutrono succhiando la linfa delle piante, riducendone quindi la crescita ed il vigore. Gli attacchi di afidi possono inoltre diffondere virus di malattie incurabili, in grado di causare anche la morte delle piante. Fra di essi, particolarmente aggressivo è il virus del mosaico che causa la maculatura e l’ingiallimento delle foglie, l’arresto della fioritura e la produzione di germogli deformati e contorti.

La presenza di afidi, inoltre, determina la presenza della melata sulle parti colpite: questa sostanza zuccherina attira le formiche ed è un substrato di crescita ideale per muffe come ad esempio le fumaggini. Non appena si individua sulle buganvillee la tipica appiccicosità che rivela la presenza degli afidi, questi attacchi devono essere prontamente respinti ricorrendo all’impiego di insetticidi ad ampio spettro che siano efficaci anche nei confronti delle cocciniglie. Questi insetti rincoti, come gli afidi, succhiano la linfa delle piante causandone la crescita stentata; particolarmente dannosa è la Pulvinaria floccifera, o cocciniglia fioccosa.

Le larve di alcuni lepidotteri, tra le quali ad esempio la falena leopardo gigante (Hypercompe scribonia), possono cibarsi delle foglie di buganvillea. Queste piante possono inoltre essere attaccate da molluschi terrestri (chiocciole e limacce): in questo caso si possono utilizzare specifici prodotti lumachicidi o repellenti.

Letture consigliate per approfondire la Bouganville

Titolo: Coltivare bouganvillea e vite americana

  • Collana: Emozioni fiorite
  • Curatore: R. Zanoni
  • Editore: Ecolibri
  • Anno: 2009
  • Lunghezza: 32 pagine
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