Come coltivare le patate

Tra le varie coltivazioni dell’orto non dovrebbero mancare le patate: un tubero che regala grandi soddisfazioni sia in campo che in tavola.

Le patate sono considerate una delle coltivazioni più semplici: con pochi accorgimenti, come la giusta preparazione del suolo e i rincalzi possiamo ottenere un buon raccolto.

pianta di patate

Ci sarà da fare attenzione a qualche possibile problema, in particolare la dorifora e la peronospora delle patate, ma non facciamoci spaventare e scopriamo nel dettaglio come coltivare questi tuberi.

La pianta di patate

La patata (Solanum tuberosum) appartiene alla famiglia delle solanacee e ha origini molto antiche. Si coltiva fin dall’antichità sulle Ande del Perù, in seguito alla scoperta dell’America si è poi diffusa anche in Europa, fino a diventare un alimento base a livello mondiale.

Si tratta di una coltura da tubero: la parte che ci interessa si trova quindi sotto terra. La pianta di patate sviluppa una parte aerea che fa foglie, fiori e anche frutti (sono delle bacche simili a pomodorini, di colore verde, non commestibili.

Dove coltivare patate

Anche se è una pianta piuttosto rustica e adattabile la patata preferisce un clima mite, senza eccessi e sbalzi climatici. In Italia generalmente si coltiva con una semina tra febbraio/marzo e un raccolto a giugno/luglio, evitando appunto i periodi troppo freddi o troppo caldi.

Il terreno è un aspetto da curare in particolar modo, possiamo facilmente capirlo se pensiamo che andremo a raccogliere un tubero sotterraneo. Le patate preferiscono un suolo sciolto, drenante, ricco di sostanza organica e dal pH leggermente acido (idealmente un pH intorno al 6).

La preparazione del terreno

Preparare il terreno per le patate richiede una lavorazione possibilmente profonda: se abbiamo il trattore la cosa migliore è l’uso del “ripper” (ripuntatore). Con la vanga cerchiamo di affondare le lame il più possibile, possiamo avvalerci del pedale della vanga.

Chi non sapesse di cosa si tratta, può vederlo QUI, è un attrezzo banalissimo, costa pochi euro, ma è davvero utile.

Affinatura e concimazione

Dopo aver vangato passiamo con una zappa per affinare, eventualmente anche con la fresa. In questa fase ne approfittiamo anche per concimare le nostre patate.

Il primo obiettivo della concimazione è apportare sostanza organica. Quindi possiamo mettere compost, letame maturo o stallatico pellettato.

Possiamo distribuire anche un po’ di cenere, utile come concime, in particolare perché contiene potassio, un elemento particolarmente prezioso per la pianta di patate. Attenzione però a non esagerare perché influisce sul pH del suolo, portandolo verso un valore basico, non gradito alle patate.

Non serve polverizzare esageratamente il suolo, viste le dimensioni del tubero anche se restano piccole zolle non importa.

Piantare le patate

Le patate si coltivano partendo dal tubero, che si pianta direttamente. Sarebbe troppo lungo coltivarle da seme.

Quando seminare le patate

Il periodo migliore per seminare le patate è la primavera, quando le temperature sono miti, e superano i 10 gradi. Il sud Italia può fare un eccezione e procedere anche con una semina autunnale, a settembre-ottobre, oppure cominciare a gennaio-febbraio. Al centro e nord Italia le patate si piantano generalmente tra marzo e aprile.

Come piantare

La tecnica di semina è davvero semplice: si fanno dei solchi con la zappa, distanti 60-70 cm e profondi 10-15 cm. Dentro a questi solchi adagiamo i tuberi da semente, a circa 20-25 cm l’uno dall’altro.

Se le patate sono grandi si possono anche tagliare a pezzi per seminarle su una maggior superficie, conviene tagliare almeno due giorni prima della semina. Osserviamo le gemme (“gli occhi”) presenti sulla patata e facciamo pezzi che abbiano almeno due gemme ciascuno.

Dopo aver disposto i tuberi si può chiudere il solco. Non serve innaffiare in questa fase, in genere in primavera il suolo ha una sua umidità e nel giro di qualche settimana vedremo spuntare le piantine.

Rincalzatura delle patate

Durante la coltivazione è importante fare il rincalzo alle patate, cioè spostare terra dal camminamento tra le file, portandola ai piedi della pianta dove formiamo un cumulo alto circa 20-30 cm. Questo movimento di terra serve a evitare che i tuberi sotto la pianta vengano alla luce, sarebbe un danno irreparabile.

La rincalzatura si fa con la zappa, si può fare in due fasi, in modo da controllare allo stesso tempo le erbe infestanti.

Durante la seconda rincalzatura possiamo spargere un poco di stallatico pellettato, in modo da concimare contestuamente.

Quanto irrigare le patate

Le patate non hanno bisogno di grandi irrigazioni all’inizio, ma man mano che si sviluppa la pianta bisogna irrigarla al bisogno, in particolare in fioritura. Ricordiamoci sempre però che l’eccesso di umido e il ristagno di acqua favoriscono le malattie.

Risulta utile irrigare la mattina presto, evitando di lasciare umidità tutta la notte, incentivando le patologie fungine come la peronospora della patata.

Problemi delle patate

I tipici problemi delle patate sono rappresentati da malattie e insetti parassiti.

Insetti della patata:

  • Dorifora (coleottero giallo e nero, larve arancioni-rosa, sia larve che adulti mangiano le foglie)
  • Elateridi (vermetti gialli che bucano il tubero)
  • Tignola della patata (farfalla che depone le uova nel terreno adiacente al fusto, da cui nascono poi larve voraci.

Malattie più comuni per le patate

  • Peronospora
  • Alternaria
  • Marciume secco della patata

La raccolta dei tuberi

Le patate crescono piuttosto velocemente, ci sono varietà più precoci e altre più tardive. Il momento del raccolto in genere avviene verso l’estate: giugno o luglio.

Per ottenere patate in grado di conservarsi a lungo dobbiamo attendere che i tuberi siano completamente formati, mentre la pianta sta ingiallendo. Raccogliendo troppo presto si ottengono ottime patate novelle, ma bisogna tenere conto che non hanno la stessa capacità di conservazione delle patate raccolte al momento giusto.

raccolta patate

Dal punto di vista pratico la raccolta è molto semplice, si esegue con la forca. Basta sollevare la zolla di terra ai piedi della pianta ed estrarre tutti i tuberi che si sono formati in corrispondenza delle radici. Per coltivazioni estese esiste un applicativo al motocoltivatore chiamato proprio cavapatate.

Possiamo aspettarci 3-4 kg di patate per metro quadro come resa.

Per capire se una patata è matura basta provare a strofinare le buccia. Se non si stacca facilmente è il momento di cogliere.

Articolo di Matteo Cereda

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