Lo zenzero è una radice preziosa e antica. Come la curcuma, lo zenzero è ricco di proprietà e di benefici e assumerlo con un una certa regolarità non può che farci bene. In commercio troviamo lo zenzero in polvere oppure sotto forma di radice, il prezzo non sempre è molto contenuto e la reperibilità scarseggia molte volte. E allora perché non proviamo a coltivarlo da soli?
Lo zenzero è una pianta che non richiede particolari attenzioni e può essere coltivato facilmente nell’orto, ma anche a casa, direttamente in vaso. Basterà seguire soltanto alcuni piccoli ma importanti accorgimenti per garantire alla pianta la giusta crescita e un corretto sviluppo. Ma vediamo di conoscere di più questa pianta antica e molto utile.
Contenuti della guida:
Zenzero: le caratteristiche della pianta
Il nome botanico dello zenzero è Zingiber officinale, una pianta molto apprezzata per le sue proprietà benefiche e per i tanti usi che se ne possono fare in cucina cucina. Lo zenzero fa parte della categoria delle piante perenni e ha quindi diversi cicli annuali di vegetazione. La pianta ha fiori gialli o di colore arancio, foglie verdi molto strette e può raggiungere anche il metro di altezza.
Lo zenzero è un parente stretto della curcuma e del cardamomo; tutti e tre arrivano dalla foresta pluviale dell’Asia meridionale e hanno in comune l’appartenenza alla stessa famiglia botanica, quella delle Zingiberaceae.
Coltivare lo zenzero in vaso
Abbiamo detto che coltivare lo zenzero non è un’operazione particolarmente difficile, quindi potete intraprendere il progetto anche se siete neofiti del giardinaggio. Non lasciatevi intimorire dallo zenzero e dal fatto che questo frutto è considerato il tocco esotico che si utilizza in cucina per cucinare piatti all’avanguardia.
Cominciamo da qualche utile indicazione per la coltivazione:
- La temperatura dell’ambiente è molto importante: non deve mai scendere sotto i 15 gradi
- La posizione va scelta con cura: niente esposizione diretta al sole ma un luogo in cui la luce raggiunge la pianta in modo filtrato. Questo è il modo in cui questa pianta cresce nel suo habitat naturale
- Il terreno deve essere ricco di sostanze organiche
- Attenzione ai ristagni d’acqua
- L’ambiente deve essere sufficientemente umido.
La coltivazione dello zenzero comincia dalle radici, chiamate anche rizomi. Meglio scegliere radici biologiche, naturali, e non quelle che invece sono state trattate in modo chimico. Questo perché, in caso di trattamento chimico, le radici potrebbero non germogliare mai. Lo zenzero, come le patate, molto spesso viene sottoposto a trattamenti anti-germinativi, quindi se acquistate al supermercato, ricordate di controllare sempre.
Se la radice ha più germogli, così come succede per la coltivazione delle patate, dovrete ottenere più piante da un unico tubero tagliando la radice in diversi pezzi, ognuno dei quali racchiuderà almeno una coppia di germogli.
Il contenitore deve essere grande e profondo perché le radici avranno bisogno di spazio per svilupparsi bene. Più che a un vaso, pensate a una fioriera o a un cassone dal diametro di almeno 40 cm; in questo modo avrete lo spazio sufficiente per inserire almeno 3 piante di zenzero distanti circa 20 cm l’una dall’altra.
Il terreno per coltivare lo zenzero deve essere ben drenato e così composto; 50% di compost e 50% di terra dalla consistenza sabbiosa e argillosa. La sabbia drena il terreno, mentre l’argilla mantiene il giusto livello di umidità necessario alle radici per svilupparsi bene. Il compost, invece, assicura alla pianta il giusto nutrimento. E non dimenticatevi dell’annaffiatura; meglio procedere alla sera e quando la temperatura si abbassa rispetto al caldo del giorno.
Una buona, ed ecologica, alternativa è quella di coltivare lo zenzero all’intero di un sacco. Potete utilizzare la iuta o anche la lana, arrotolare la parte superiore in modo da rendere il sacco stabile e riempirlo con il terriccio e con le vostre radici. Dovrete creare prima un bello strato di terra, poi sistemare le radici e poi coprire con dell’altra terra.
Se vedete che il sacco non è molto stabile potete inserirlo all’interno di un bidone, andrà benissimo anche quello della spazzatura, in modo che le pareti rigide siano da contenimento. Ed eccovi pronta una soluzione a costo zero e perfetta se non avete tanto spazio. Lo zenzero si può coltivare lo stesso, anche senza grandi spazi e senza troppi strumenti.
La raccolta dello zenzero
Per cominciare a vedere i frutti del vostro lavoro dovrete avere un po’ di pazienza. Potrete cominciare a raccogliere lo zenzero sei mesi circa dall’inizio della coltivazione. Così come succede con gli altri tuberi, il momento più giusto per cominciare la raccolta è quando le foglie cominciano ad avvizzirsi e a diventare secche.
La fioritura
Forse non tutti lo sanno, ma ai fini della coltivazione dello zenzero i fiori non servono, anzi, sono un ostacolo per il benessere delle radici. Nella coltivazione delle zenzero, infatti, la fioritura è un aspetto che purtroppo deve essere sacrificato se volete ottenere buoni risultati e permettere alle radici di svilupparsi al meglio. Quando spuntano i fiori dalla pianta, dovrete eliminarli insieme agli steli. Il motivo è molto semplice e pragmatico: in questo modo non sottrarrete nutrimento alle vostre radici.
Periodo di coltivazione
Il momento migliore per cominciare a coltivare lo zenzero è quello compreso dalla fine dell’inverno all’inizio dell’estate. Se invece avete la fortuna di poter coltivare nel sud d’Italia, allora il clima mite di tutto l’anno vi permetterà di coltivare lo zenzero tutto l’anno.
Coltivare lo zenzero in giardino
Abbiamo detto che lo zenzero è una pianta tropicale che ha bisogno di un clima mite. Se abitate nel sud Italia, e potete quindi beneficiare di un clima mite tutte l’anno, potete anche coltivare lo zenzero direttamente nella terra. Per tutti gli altri casi, è consigliabile coltivarlo in vaso, facendo sempre attenzione a spostare i vasi all’interno o in zone più protette durante i mesi invernali.
Usare lo zenzero in cucina
Quando avrete finalmente il vostro raccolto dopo mesi di impegno e di coltivazione potrete finalmente dilettarvi nell’utilizzo dello zenzero in cucina. La prima cosa da sapere è che lo zenzero all’inizio potrebbe avere un sapore abbastanza forte e darvi la sensazione di pizzicare in bocca. Per questo motivo, è sempre consigliabile utilizzarlo in piccole quantità per non coprire i sapori e rovinare il gusto dei vostri piatti.
Ma come utilizzare lo zenzero in cucina? A seconda dei vostri gusti e dei piatti che volete preparare, lo zenzero si presta molto bene per essere la guarnizione finale. Prendete la radice e grattate qualche scaglia direttamente sul piatto. Questo perché le proprietà dello zenzero si mantengono di più se lo utilizzate crudo.
Ma questo non vuol dire che la radice dello zenzero non possa essere utilizzata anche cotta. Per esempio, con lo zenzero si possono preparare tisane e ottimi infusi. Preparali è molto semplice; basta tagliare un pezzetto della radice, farla bollire con dell’acqua e gustare la bevanda ancora calda. Questo è considerato un ottimo rimedio per digerire o in caso di mal di stomaco e pesantezza.
Lo zenzero è considerato un anti-infiammatorio naturale e per questo ideale per favorire i processi digestivi. E’ uno dei rimedi naturali più utilizzati contro la nausea, il mal di mare e anche il mal d’auto. Il motivo è presto detto: lo zenzero ha effetti sulle pareti gastriche e intestinali e il suo principio attivo è tutto concentrato nelle radici della pianta.
Insomma, che cosa aspettate a coltivare lo zenzero?