In realtà quello estivo-primaverile non è l’unico ciclo di coltivazione che possiamo realizzare durante l’anno e se vogliamo avere a disposizione verdura fresca anche nei mesi freddi possiamo attrezzarci per continuare a coltivare in altri periodi.
Contenuti della guida:
La scelta delle varietà
L’orto d’inverno non è uguale a quello dell’estate, la prima macroscopica differenza è rappresentata dai tipi di ortaggi. Per affrontare i primi freddi infatti servono piante rustiche, capaci di resistere a basse temperature. Se l’orto di agosto è popolato da verdure da frutto, come i pomodori, i peperoni, le zucchine o le melanzane, l’orto invernale si caratterizza per ortaggi da foglia, tra cui spicca l’intera famiglia dei cavoli, dal broccolo alla verza, gli spinaci, il radicchio e le insalate d’inverno.
Per vedere cosa è possibile mettere in campo si può guardare sul sito di Matteo Cereda Orto Da Coltivare, dove si trovano le schede di coltivazione di 50 possibili piante da orto e c’è anche un semplicissimo tool per decidere cosa piantare, il calcolatore di semina.
Altre letture utili sullo stesso argomento si trovano nei manuali di coltivazione editi da Giunti Demetra oppure nel libro Il mio Orto Biologico di Francesco Beldì ed Enrico Accorsi.
Molto importante per una coltivazione di successo è non solo la scelta del tipo di pianta, ma anche della varietà: in genere bisogna fare attenzione a optare per ortaggi abbastanza precoci, che riescano a raggiungere le dimensioni adatte al raccolto prima che il gelo sia troppo impegnativo.
Il periodo per piantare
Uno dei grandi segreti per un buon risultato di coltivazione sta nel piantare al momento giusto. Che sia semina oppure trapianto della piantina bisogna cominciare il lavoro di coltivazione in modo che il ciclo della pianta avvenga in momenti in cui il clima è favorevole a quella coltura.
Per gli ortaggi invernali bisogna avere due attenzioni: non si deve cominciare troppo presto, visto che i cavoli patiscono l’estate troppo calda e asciutta, al tempo stesso sarebbe sbagliato posticipare eccessivamente il trapianto, soprattutto se si coltiva nel Nord Italia, dove d’inverno il freddo è severo.
Ci aiutano le tabelle indicative di semina, oppure ci si può fare aiutare dall’esperienza dei vivaisti della zona, che vendendo piantine sanno consigliare il momento corretto in cui sistemarle in campo.
Proteggere dal freddo
Per coltivare con successo un buon orto invernale è importante saper proteggere all’occorrenza le piante dal gelo. Anche ortaggi ben resistenti quando le gelate si fanno importanti possono avere dei problemi.
Questo si può fare in vari modi, che sono più o meno semplici da attuare.
Una prima copertura è la pacciamatura, che tiene al calduccio le radici, in particolare se realizzata con materiale organico.
Il tessuto non tessuto è un modo di coprire semplice e flessibile, può esser prezioso in particolare per salvare l’orto dalle gelate notturne.
Una copertura più stabile è invece quella della serra a tunnel, con telo di plastica trasparente sopra.
Vantaggi dell’orto invernale
Anche se bisogna fare attenzione a temperature e ad eventuali eccessi di precipitazioni autunnali l’orto d’inverno ha alcuni vantaggi che facilitano la coltivazione, diminuendo il lavoro da fare e rendendolo accessibile anche a chi non è molto esperto.
In primo luogo rispetto a primavera ed estate c’è da irrigare molto di più, difficilmente la scarsità d’acqua sarà un problema in autunno.
Inoltre sono mesi in cui crescono meno erbacce, quindi anche il lavoro di sarchiatura è inferiore.
Terza caratteristica positiva è che il freddo si porta via molti dei parassiti che possono affliggere le coltivazioni, una finiti gli attacchi di lepidotteri come la cavolaia sono davvero pochi gli insetti che possono attaccare le piante.