Ampiamente diffusa come pianta ornamentale, la begonia è apprezzata soprattutto per la varietà di fiori colorati e le foglie asimmetriche che crescono sul fusto carnoso.
In Italia in genere si tiene soprattutto come pianta da interno, visto che teme le basse temperature e che si presta bene alla coltivazione in vaso, è particolarmente apprezzata per la sua bellezza, versatilità e facilità di gestione.
Contenuti della guida:
Classificazione delle begonie
Con il termine Begonia non indichiamo una singola specie, ma un intero genere, che comprende più di 1.900 specie, a loro volta suddivise in numerose cultivar e ibridi.
Tutte le specie sono accomunate dall’essere piante monoiche, ovvero, provviste sia di fiori maschili che femminili.
Le specie sono classifiche in tre grandi gruppi in base al tipo di radice, che andrà ad incidere sulla coltivazione della pianta.
- Begonie con radici rizomatose
- Begonie con radici tuberose
- Begonie con radici fascicolate
Possiamo poi distinguere anche le begonie annuali, che vanno ripiantate ogni anno, è le begonie perenni, che invece possono essere mantenute.
Begonie rizomatose
Le begonie rizomatose sono piante sempreverdi che hanno un apparato radicale composto da spessi rizomi, che si sviluppano orizzontalmente vicino al suolo.
Sono begonie apprezzate principalmente per le loro foglie uniche, mentre i fiori sono meno appariscenti. Possono essere riprodotte per talea, ma anche sfruttando i rizomi, sono per questo molto semplici da moltiplicare.
Le dimensioni variano da piccole a grandi, e possono raggiungere fino a un metro di altezza e di larghezza.
Begonie tuberose
Le begonie tuberose sono caratterizzate da grandi fiori colorati e radici formate da tuberi nerastri. Sono una tipologia ideale per la coltivazione in vaso, a patto di evitare gli eccessi di irrigazione.
Le varietà di begonia tuberosa sono spesso annuali, ma ne esistono anche di perenni.
Durante l’autunno-inverno, le foglie cadono e la pianta entra in riposo. È possibile lasciare il tubero nel vaso o conservarlo in un luogo fresco, asciutto e buio.
A marzo-aprile, bisogna reimpiantare il tubero con la parte concava verso l’alto, rinnovando il terriccio, scegliendo un terreno leggermente acido. Dopo la germinazione, conviene trasferire le giovani piante in vasi con terriccio torboso. Questa cura attenta permette di godere della fioritura già a fine giugno.
Begonie a radici fascicolate
Le begonie con radice fascicolata sono piante sempreverdi caratterizzate da radici affastellate, che si sviluppano sia in modo arbustivo che strisciante e producono fiori a pannocchia.
Si moltiplicano per talea di fusto e foglie, oppure tramite i semi.
Begonie perenni o annuali
Esistono begonie sia annuali che perenni. Le begonie annuali completano il loro ciclo di vita, dalla semina alla fioritura e alla produzione di semi, entro un anno. Per cui bisogna piantarle nuovamente ogni anno per continuare a coltivarle. Alcuni esempi di begonie annuali sono la Begonia semperflorens e la Begonia boliviensis.
Le begonie perenni sono piante che vivono per più di due anni, continuando a crescere e fiorire ogni stagione senza la necessità di essere ripiantate. Solitamente si propagano tramite talee e divisione di tuberi. Un esempio di specie perenne è la Begonia grandis.
Dove tenere le begonie
Le begonie sono piante che amano un clima mite e tanta luce, anche se preferiscono non avere un’esposizione diretta al sole.
La temperatura ottimale per la coltivazione è tra i 15°C e i 25°C, in inverno non deve essere sotto i 13°C. Per questo motivo in genere sono tenute in appartamento, dove è più semplice assicurare queste condizioni climatiche.
Necessitano di un ambiente ben ventilato, ma senza correnti d’aria eccessive, che possono asciugare le foglie.
Perché stiano bene è importante mantenere alta l’umidità del terriccio, al tempo stesso sono da evitare i ristagni che possono favorire la comparsa di funghi e altre malattie, in particolare per le specie tuberose.
Tenere la begonia in vaso
La coltivazione in vaso della begonia è abbastanza semplice. Questo ci permette di tenere la begonia come pianta da interno, in appartamento. Eventualmente possiamo anche mettere i vasi all’aperto, su balconi, terrazzi o giardini, ma mantenendo la possibilità di spostarli al riparo in periodi troppo freddi oppure troppo caldi.
Per coltivare la begonia in vaso, dopo aver acquistato la piantina, va trasferita in un contenitore di medie dimensioni, alto circa 15-30 centimetri e di larghezza variabile, dotato di fori sul fondo per il drenaggio.
Coltivando begonie perenni bisogna fare attenzione a rinvasare periodicamente, in particolare quando la pianta diventa troppo grande per il vaso.
Piantare begonie in giardino
La coltivazione della begonia in giardino richiede l’attenzione a diversi fattori:
- Temperatura (tra 15 e 25 gradi).
- Umidità costante del suolo.
- Esposizione solare non troppo diretta.
- Assenza di vento continuo che può disidratare le foglie.
Per ottenere i migliori risultati quindi bisogna scegliere un’area con un clima fresco e umido durante l’estate, in quanto la pianta prospera in ambienti umidi, caratteristici della sua origine tropicale.
Meglio evitare l’esposizione diretta al sole, privilegiando le zone ombreggiate. Le stagioni più adatte per la semina sono la primavera e l’autunno.
Coltivazione della begonia
Per mantenere le begonie sane e rigogliose la cosa più importante è trovare la posizione giusta.
Se abbiamo la pianta in vaso proviamo a spostarla nell’appartamento fino a individuare il giusto compromesso di esposizione e arieggiamento.
Una volta che la pianta ha il giusto contenitore e un buon posizionamento, sono semplici le cure di gestione che ha bisogno.
Concimazioni e substrato
Per le begonie annuali in genere non occorre concimare, basta partire con un terriccio ben ricco. Le specie tuberose amano un pH leggermente acido, in ogni caso non devono essere terreni basici e ricchi di calcio. La presenza di humus è importante, anche per avere un substrato che si mantiene umido.
Per ottenere una fioritura rigogliosa è consigliato utilizzare un terriccio fresco o terra da orto arricchita con del compost. Un ottimo concime da mischiare al terriccio per le begonie è questo.
Per le piante coltivate per il loro fogliame, è utile concimare con un fertilizzante ricco di azoto.
Quanto bagnare le begonie
Quanto all’irrigazione, bisogna innaffiare la begonia in vaso ogni due o tre giorni, verificando che il terreno non secchi troppo tra un’innaffiatura e l’altra. È importante evitare il ristagno d’acqua nei sottovasi, che può causare il marciume delle radici e compromettere la salute della pianta.
In estate si aumenta la frequenza delle innaffiature, sempre evitando gli eccessi. Le begonie tuberose necessitano di meno acqua rispetto ad altre varietà e temono maggiormente il ristagno.
Problemi di coltivazione
Tra le malattie più frequenti della begonia ci sono: muffa grigia, marciume del colletto e il marciume nero delle radici.
Per prevenire problemi è importante dosare le annaffiature, inoltre bisogna subito rimuovere fiori e foglie appassite, perché possono far marcire quelli nuovi.
Come parassiti possiamo trovare afidi e tripidi, facilmente eliminabili con trattamenti biologici come sapone molle di potassio e olio di soia. Coltivando in appartamento è più raro avere problemi legati agli insetti.
La fioritura della begonia
Esistono molte specie di begonia, con differenti modalità e periodi di fioritura. Non si può quindi dire esattamente quando fiorisce la begonia in generale.
Alcune varietà fioriscono in primavera, altre hanno un periodo di fioritura ampio che abbraccia quasi tutto l’anno. Altre piante ancora sono coltivate per le foglie e fioriscono raramente.
Anche l’aspetto e i colori dei fiori possono variare in base alla varietà coltivat. Essendo piante monoiche abbiamo sia fiori femminili, che sono più belli esteticamente, che fiori maschili.
Articolo di Adele Guariglia