Gli Anthurium, sono piante native delle regioni tropicali delle Americhe, contano oltre 800 specie, che si estendono dal Messico all’Uruguay.
Scoperti nel 1876 da Eduard Andre, sono epifite, simili alle orchidee, crescono sugli alberi nelle fitte foreste tropicali. Da noi sono apprezzatissime come piante da interno.
Le piante di Anthurium (chiamato anche anturio) sono particolarmente resistenti e facili da coltivare, riescono a sopravvivere per lunghi periodi. Se curate correttamente e in ambienti adeguati, producono fiori per tutto l’anno.
Contenuti della guida:
Caratteristiche dell’Anthurium
L’Anturio una pianta perenne sempreverde, appartenente alla famiglia delle Aracee, la sua caratteristica principale è la spata cuoriforme, una foglia rovesciata da cui fuoriesce lo spadice, una spiga allungata con tanti fiori ermafroditi.
La spata può avere varie forme e dimensioni: può essere a cuore stretto o largo, arricciato o bicolore, rossa, rosa, verde o bianca.
Le foglie sono solitamente di colore verde, lanceolate o cordiformi, anche se la forma varia in base alla specie. Sono di dimensioni medio-grandi, fino a 25 cm di lunghezza (alcune specie superano di 40 cm), portate da lunghi gambi di circa 20 cm.
Dove tenere l’Anthurium
La pianta di Anthurium ha bisogno di luce indiretta, per cui va evitata l’esposizione ai raggi diretti del sole. Tollera bene anche condizioni di scarsa luminosità, in particolare, durante il riposo vegetativo.
In inverno, la pianta va protetta dagli spifferi, per cui bisogna tenerla lontana da porte e finestre. Sotto i 10°C va in sofferenza e può anche morire.
Anche temperature troppo alte possono creare problemi alla pianta, è quindi importante non posizionarla vicino a fonti di calore come termosifoni o condizionatori d’aria. La temperatura ideale per coltivare l’Anthurium è compresa tra i 15°C e i 17°C.
Terriccio adatto
Il substrato adatto all’anturio è simile a quello delle orchidee, ed è composto da un miscuglio sciolto di terriccio, pacciame, torba, pezzi corteccia, ghiaia, perlite o pomice.
Le dimensioni del vaso dipendono dalla grandezza della pianta: per una specie con foglie di 40 cm di altezza, occorre un vaso con diametro di almeno 18 cm.
In ogni caso, deve essere abbastanza grande per consentire all’apparato radicale di svilupparsi correttamente.
Quanto irrigare l’anthurium
Tra le cure per tenere questa pianta in appartamento è fondamentale la corretta irrigazione. La causa più frequente di morte delle piante da interno sono proprio gli errori nel fornire acqua.
Non si tratta solo di non far seccare le piante, ma anche di evitare di bagnarle troppo.
L’Anthurium ha bisogno di quantità d’acqua molto limitate. Tra un’annaffiatura e l’altra, il terreno deve essere completamente asciutto.
Durante la stagione di crescita, che va da marzo a settembre, il substrato va mantenuto leggermente umido, controllando che lo strato superiore sia secco prima di procedere con l’irrigazione successiva.
Un buon trucco è quello di scavare leggermente con un dito, se il terreno è ancora bagnato, è meglio aspettare. Questo controllo va effettuato almeno una volta alla settimana.
Le esigenze di irrigazione cambiano in base all’esposizione alla luce, all’umidità presente in casa o in ufficio, alle stagioni e al clima.
In inverno, la pianta potrebbe aver bisogno di acqua una volta ogni 2-3 settimane, mentre in estate, tutti i giorni.
Il nostro consiglio è controllare le sue condizioni e quelle del terreno, per decidere se procedere o meno con l’irrigazione. Il vaso deve garantire un ottimo drenaggio per far defluire l’acqua in eccesso.
Altre cure necessarie
L’Anthurium va concimato con fertilizzanti liquidi contenenti i macroelementi NPK e alcuni microelementi come il ferro, il rame, lo zinco, il manganese e il boro, fondamentali per la crescita della pianta.
Le concimazioni vanno effettuate da aprile a settembre ogni due settimane, e sospese in autunno e in inverno.
Solitamente, la pianta non deve essere potata. Basta eliminare le foglie basali che si seccano col tempo, per evitare che possono diventare veicolo di malattie parassitarie.
Una volta al mese, nel periodo che va da ottobre ad aprile, bisogna pulire le foglie, sostenendole da sotto con la mano, utilizzando una spugnetta inumidita nell’acqua.
Coltivare Anthurium in acqua
Anche se l’Anthurium è una pianta epifita, è possibile adattarla alla coltura in acqua, prestando però molta attenzione all’apparato radicale e all’ossigenazione, per evitare problemi come la proliferazione di funghi e batteri che possono danneggiare la pianta.
Quello di cui hai bisogno è un contenitore di vetro abbastanza largo, che abbia forma a misura adeguate, da riuscire a contenere le radici e una parte del fusto, ed evitare che al pianta si pieghi.
La forma ideale del contenitore è a U o a V, con un’imboccatura ampia, che lascia circolare l’aria intorno al fusto, ed evita così ristagni d’aria e la muffa.
Puoi anche aggiungere dei sassolini sul fondo del vaso per renderlo più bello e stabile, ma ricordati di sterilizzarli, facendoli bollire in acqua per circa dieci minuti.
Se vuoi effettuare il travaso dell’Anthurium in acqua, segui questi passaggi:
- 15-30 minuti prima del travaso, annaffia la pianta per ammorbidire le radici;
- Estrai la pianta delicatamente e rimuovi il terriccio dalla radici, incluso il cilindretto in fibra di cocco vicino al colletto;
- Elimina tutte le radici marce e le parti secche utilizzando una forbici sterilizzata;
- Risciacqua le radici sotto l’acqua tiepida del rubinetto;
- Lascia asciugare l’apparato radicale per 12-24 ore;
- Inserisci le radici all’interno del vaso, assicurandoti che il colletto non sia infossato ma mantenuto all’altezza dell’orlo.
- Aggiungi l’acqua che deve coprire le radici e il colletto, mentre il fusto e le foglie devono restare libere.
Dopo il rinvaso in acqua, la pianta va osservata: bisogna rimuovere le radici marce e cambiare l’acqua quando diventa torbida o iniziano a formarsi delle alghe. L’acqua va rabboccata ogni settimana per riportarla al livello del colletto.
Perché l’Anthurium sta morendo
La pianta di Anthurium può mostrare segni di sofferenza più o meno gravi, tra i problemi più comuni ci sono:
- Foglie gialle e appassite: la causa è dovuta alla presenza di correnti d’aria o alle troppe o scarse annaffiature. Per risolvere bisogna spostare la pianta altrove e regolare l’irrigazione.
- Assenza della fioritura: il problema è dovuto alla carenza di sostanze nutritive. Rimediare seguendo correttamente le indicazioni per la concimazione della pianta.
Inoltre, gli Anthurium sono particolarmente sensibili ai parassiti come afidi, tripidi e cocciniglie. Bisogna osservare la pianta e agire tempestivamente per evitarne la riproduzione.
È sufficiente pulire le foglie utilizzando un batuffolo di cotone imbevuto nell’alcool o, se la pianta è molto grande, usare acqua, sapone neutro e una spugnetta, e strofinare delicatamente per rimuovere tutti i parassiti.
Se ci sono piccoli animaletti biancastri possiamo eliminarli con sapone molle di potassio, per prevenirli la pianta va tratta con il macerato di ortica, un antiparassitario naturale.
Articolo di Adele Guariglia