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Lavori sulle piante da appartamento in ottobre
Durante la loro permanenza all’esterno è possibile che sulle foglie delle piante si siano formate patine opache a causa della polvere; è importante rimuovere questo sporco, e non solo per ragioni puramente estetiche. Le superfici fogliari devono infatti “respirare” e scambiare gas (ossigeno ed anidride carbonica) con l’esterno, e per pulirle si può utilizzare un panno morbido inumidito con acqua.
Una volta riportati in casa, i vasi devono essere posizionati in un luogo luminoso o meno a seconda delle preferenze della specie. È importante che le piante siano collocate a debita distanza da termosifoni, stufe o caminetti, perché il calore intenso e l’aria secca le possono danneggiare gravemente. Un classico sintomo di stress si nota quando le foglie virano verso una colorazione brunastra e i fusti della pianta assumono un portamento prostrato.
In questo caso è bene allontanare il vaso dalle fonti di calore e somministrare acqua sotto forma di annaffiature e nebulizzazioni fogliari. Per umidificare l’ambiente è possibile collocare vaschette piene di acqua su stufe e caloriferi, ricorrere ad umidificatori elettrici oppure utilizzare sottovasi riempiti con argilla espansa ed acqua, che evaporando progressivamente crea un microhabitat umido.
Bonsai in ottobre: lavori da fare
Con l’arrivo dell’autunno, per chi possiede un bonsai è giunto il momento di iniziare a proteggere queste piante dalle fredde temperature notturne. Per questo è necessario provvedere alla costruzione di ripari per i bonsai da esterno più delicati, delle sorte di “casette” formate da teli in materiale plastico che proteggano le piante dal vento e dall’eccessivo abbassarsi delle temperature. I bonsai di origine tropicale devono invece essere ricollocati in casa, perché necessitano di un clima caldo tutto l’anno.
È necessario ridurre progressivamente l’intensità delle annaffiature per i bonsai da esterno, mentre per quelli da interno è necessario fornire di volta in volta adeguate quantità di acqua. Accade che, infatti, con l’accensione degli impianti di riscaldamento, l’aria nelle case tenda a seccarsi molto; per combattere la disidratazione, le piante da interno vanno nebulizzate regolarmente su foglie, fusti e tronco.
Per questa operazione si consiglia di utilizzare dell’acqua distillata, che evita la formazione di antiestetiche patine di sali sulla superficie fogliare. Per affrontare l’inverno, ai bonsai va fornita anche una leggera concimazione.
A partire dalla seconda metà di ottobre è possibile procedere con la moltiplicazione per talea di specie come gelso, olmo, melograno, cotogno da fiore e biancospino, con la possibilità di effettuare questa operazione anche prelevando porzioni radicali dalla conformazione particolarmente interessante. Prima dell’arrivo del freddo intenso si consiglia di rinvasare i bonsai ed effettuare trapianti di specie caducifoglie e da frutto; è possibile effettuare anche potature su albicocco, prunus e ciliegio, ma in presenza di temperature ancora miti affinchè i tagli possano cicatrizzasi.