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L’etichettatura dei prodotti biologici per l’Unione Europea
Garantire ai consumatori che i prodotti che stanno acquistando siano davvero bio, anche in considerazione del loro prezzo superiore alla media, è una priorità per la UE. Per questo motivo esiste un sistema di etichettatura dei prodotti biologici che può essere utilizzato solamente per cibi provenienti da aziende certificate secondo rigidi protocolli di controllo. La prima cosa che si nota è il logo rettangolare, generalmente di colore verde chiaro, con le dodici stelle dell’Europa disposte a mo’ di foglia, che dal 2010 ha sostituito il vecchio simbolo rotondo. Accanto a questo elemento grafico, l’etichettatura dei prodotti biologici ammette anche la presenza di loghi che attestano l’adesione a particolari standard di qualità del settore (es. garanzia AIAB).
Etichette cartacee, imballaggi, fascette… qualunque sia il packaging, questo deve sempre e comunque rispettare la normativa in vigore (regolamenti europei CE 834/07 e CE 889/08) ed essere autorizzato da un organismo di controllo che, a sua volta, sia riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
Quali prodotti possono essere etichettati come “biologici”
Solamente cibi prodotti nel rispetto dei regolamenti comunitari possono utilizzare il simbolo grafico UE di cui sopra, e definirsi pertanto biologici; tali standard vengono rigidamente applicati anche agli alimenti importati da paesi extraeuropei. Le diciture che caratterizzano questi prodotti possono essere, oltre al classico “biologico”, anche “organic”, “bio” o similari.
Le norme per l’etichettatura dei prodotti biologici prevedono che non possano essere ritenuti tali alimenti derivanti da una miscela con loro corrispettivi non certificati (ad esempio, farine biologiche mescolate con farine ottenute da coltivazioni tradizionali). Altro dettaglio importante è che l’etichetta biologica non può in nessun caso essere utilizzata per i prodotti che derivano, totalmente o solo in parte, da organismi geneticamente modificati. Vietato anche l’utilizzo di conservanti, aromi artificiali o altri additivi chimici, e i trattamenti con radiazioni ionizzanti.
Quando la sola etichettatura dei prodotti biologici non è sufficiente
Con tutta probabilità la produzione e la vendita di alimenti biologici sono destinate ad aumentare in futuro, date le richieste crescenti del mercato, ma il consumatore farà bene a tenere in mente una questione fondamentale. Anche un’alimentazione completamente “bio” potrebbe non essere bilanciata: analogamente a quanto accade per gli alimenti prodotti in modo convenzionale, è necessario che vi sia il giusto equilibrio tra carboidrati, proteine, grassi e altri nutrienti e queste informazioni nutrizionali possono essere reperite in etichetta.
Per questo motivo è sempre bene variare il più possibile la propria dieta, cercando di consumare molta frutta e verdura (almeno cinque porzioni al giorno) e limitando il sale. Anche i prodotti biologici, infatti, possono contenere apporti significativi di questo ingrediente per il quale si raccomanda di non superare i 4-6 grammi al giorno.