Le rose vengono coltivate in tutto il mondo come piante ornamentali per giardini, parchi e terrazzi, anche se alcune specie possono essere considerate piante da interno e altre si prestano per la coltivazione in vaso. Sono piante che si possono impiegare anche per creare siepi oppure come rampicante.
Oltre alle loro qualità estetiche, le rose sono anche utilizzate per usi medicinali, alimentari, dall’industria dei profumi per estrarre la popolare essenza di rosa.
Contenuti della guida:
La pianta delle rose
La rosa è una pianta legnosa perenne appartenente al genere Rosa, classificato nella famiglia delle Rosaceae, la stessa di molte piante da frutto come melo e pesco.
Il genere “Rosa” comprende oltre cento differenti specie, originarie per la maggior parte dell’Asia, anche se ci sono rose native di Europa, Africa nordoccidentale e America.
La maggior parte delle specie di rosa sono cauducifoglie, ossia perdono le foglie con l’arrivo della stagione autunnale, ma esistono anche rose sempreverdi, in particolare alcune specie originarie delle zone tropicali.
Le rose sono piante arbustive, possono avere portamento eretto, strisciante, cespuglioso oppure rampicante.
I fusti delle rose sono, nella maggior parte delle specie, ricoperti di spine acuminate e dal bordo affilato. Le spine hanno funzione di ancoraggio: consentono alle rose di arrampicarsi e crescere in altezza, e di protezione dagli animali erbivori.
Le foglie sono disposte in maniera alternata sugli steli, presentano una forma pinnata e generalmente un margine seghettato.
I fiori delle le rose in natura presentano generalmente cinque petali (talvolta solo quattro, come nella Rosa sericea). Gli esemplari che siamo abituati a vedere nei giardini e nelle aiuole spesso presentano fiori doppi, nei quali gli stami (gli organi riproduttivi maschili del fiore) si sono trasformati in petali supplementari in seguito ad una mutazione. I fiori di rosa vengono impollinati dagli insetti pronubi, come ad esempio le api ed i bombi.
Il frutto della pianta di rosa è una bacca (cinorrodo), dal punto di vista botanico è un falso frutto, ovvero non deriva dai tessuti dell’ovario (come i frutti “veri”) ma dall’ingrossamento del ricettacolo, un’altra struttura del fiore. Nella maggior parte delle specie commerciali i cinorrodi non si formano, poiché i petali sono disposti così fittamente da impedire l’accesso agli insetti impollinatori e, quindi, la fecondazione e la produzione dei semi.
Come piantare una rosa
La messa a dimora delle rose è un passaggio delicatissimo che deve essere compiuto con le dovute attenzioni: ci si gioca il fallimento o il successo della coltivazione.
Il periodo migliore per piantare è l’inizio della primavera (marzo e aprile)
Prima di tutto si deve scavare una buca della profondità e diametro di circa 50 centimetri, è utile apportare sostanza organica e concimazione in questa fase. Possiamo mettere nella buca un fondo di letame maturo.
Poniamo uno strato di terriccio per evitare che le radici della rosa vengano a contatto diretto con il letame.
La pianta va collocata in posizione verticale avendo cura che il pane di terra sia contenuto correttamente nella buca e arrivi al livello del terreno.
La buca va richiusa, mischiando la terra di scavo con terriccio universale o ancora meglio con humus di lombrico. Il tutto va pressato bene (ma non troppo) per favorire il contatto delle radici con il terriccio; subito dopo è indispensabile effettuare un’abbondante innaffiatura.
Un aspetto molto importante è la rotazione: non si dovrebbero ripiantare rose dove ne crescevano altre fino a poco tempo prima. Queste piante, infatti, tendono a depauperare il terreno rendendolo povero di sostanze nutritive, oltre ad attrarre patogeni. Meglio attendere almeno due anni per permettere al terreno di “riprendersi” naturalmente.
Dove coltivare le rose
Se vogliamo coltivare con successo le rose dobbiamo metterle nel punto giusto.
Terreno adatto alle rose
Le rose prediligono terreni leggermente tendenti all’acido con un pH ottimale compreso fra 6.5 e 7; normalmente possono vivere bene anche in terreni dal pH alcalino. Il substrato dovrebbe essere preferibilmente argilloso, ricco di sostanze nutritive e ben drenato. Tutte le specie e varietà di rose, infatti, non tollerano i ristagni idrici in grado di causare asfissia radicale e possibili marciumi. Nel caso il terreno non fosse sufficientemente drenato, è possibile migliorarne le caratteristiche utilizzando ghiaia, argilla espansa o sabbia per aumentarne la porosità.
Esposizione e ventilazione
La rosa è pianta che generalmente ama il pieno sole, e deve essere collocata in un luogo dove possano contare almeno su sei ore di illuminazione diretta. In caso contrario bisogna optare per varietà che si adattino alle condizioni di mezz’ombra come, ad esempio, Etoile D’Holland, Veichelblau, Ramblin Rector, Dans De Feu, May Queen, The Garland, New Dawn o Maigold.
Temperature
Le rose in genere non tollerano le temperature troppo elevate, perciò le innaffiature e le altre pratiche colturali devono essere mirate per cercare di arginare gli effetti del caldo, che possono essere particolarmente dannosi e causare l’arresto della fioritura.
Poiché molte rose non sopportano il surriscaldamento dell’apparato radicale, con l’arrivo dei primi caldi (verso giugno) è opportuno disporre attorno al fusto uno strato di pacciamatura che trattenga l’umidità del terreno, lo mantenga fresco ed impedisca la crescita delle erbe infestanti. Lo strato pacciamante può essere ad esempio composto di corteccia sminuzzata, lapillo vulcanico, argilla espansa o erba secca.
La cura delle rose
Dopo aver piantato la rosa ci sono alcuni accorgimenti importanti per garantire alla pianta uno sviluppo sano. Prima di tutto bisogna nutrire le rose con il giusto concime e soprattutto garantire la disponibilità idrica.
Oltre alla classica coltivazione in giardino o in vaso dal punto di vista del prendersi cura della pianta sono interessanti anche i piccoli accorgimenti che permettono di far durare di più una rosa recisa, a cui abbiamo dedicato un articolo ad hoc.
La concimazione della rosa
La concimazione delle rose è indispensabile per supportare la crescita e la fioritura. Per questa operazione si può utilizzare del concime naturale, come ad esempio stallatico equino, compost, guano o letame bovino maturo che arricchiscono il terreno anche di sostanza organica.
Possiamo integrare con prodotti più specifici. Si consiglia di evitare fertilizzazione chimica, esistono prodotti granulari a lento rilascio anche naturali e biologici, in grado di fornire azoto, fosforo, potassio e microelementi.
- Approfondimento: concimare le rose
- Approfondimento: cure alle rose d’inverno
Quanto annaffiare le rose
La quantità di acqua richiesta dalle rose è strettamente dipendente dalla stagione e dall’andamento termico e delle precipitazioni.
Solitamente le innaffiature possono mantenersi su frequenze bisettimanali, somministrando acqua sufficiente per bagnare il terreno sino in profondità ma non eccessivamente.
Quando fa molto caldo, durante i mesi estivi, le innaffiature possono anche rendersi necessarie tre o quattro volte alla settimana, soprattutto se il terreno tende a drenare efficientemente. Durante questa operazione l’acqua non deve mai venire a contatto con la foglie, i fusti ed i fiori, perché in questo modo si possono sviluppare malattie fungine.
Come potare le rose
La potatura è una pratica indispensabile per regolare e disciplinare la crescita delle rose, ma non si tratta di un’operazione semplice soprattutto per chi è meno esperto. Questa pratica va effettuata sempre prima dell’inizio della ripresa vegetativa, ed i mesi più indicati sono quelli di gennaio e di febbraio. La potatura serve a dare una forma più consona alla pianta, e deve eliminare i rami vecchi, esili o deformi; il taglio inoltre stimola la crescita di nuovi rami e ricacci basali, e consente di ridurre le dimensioni della chioma e di convogliare le energie della pianta verso un numero minore di fiori, ma più grandi e rigogliosi. Ciascuna varietà di rosa richiede una specifica potatura, perciò è bene informarsi nel dettaglio sulle pratiche necessarie.
- Approfondimento: il periodo giusto per potare le rose
- Approfondimento: la potatura delle rose
Difesa da insetti e malattie
A seconda delle diverse varietà ed ibridi, le rose presentano una sensibilità piuttosto specifica nei confronti delle malattie e dei patogeni. I parassiti più comuni sono l’afide verde, particolarmente aggressivo nei confronti dei germogli e che in caso di massicci attacchi può debilitare la pianta, ed il ragnetto rosso, che come l’afide si ciba della linfa. Molto dannosa è anche la tentredine nera della rosa, un insetto i cui bruchi si cibano delle foglie divorandole a partire dal bordo, e formando inconfondibili archetti semicircolari sulla superficie. La pianta, perdendo i suoi tessuti fotosintetici, può subire danni anche rilevanti ed è indispensabile intervenire prontamente mediante l’utilizzo di prodotti insetticidi.
Fra le malattie fungine una delle più diffuse è senz’altro l’oidio, detto anche mal bianco, causata dall’eccesso di umidità e che si manifesta con la comparsa di una muffa di colore biancastro su boccioli e germogli. Possiamo difendere le rose dal mal bianco con var metodi, approfonditi nella nostra guida all’oidio.
La ruggine si riconosce invece per maculature color rosso mattone sulla pagina inferiore delle foglie, e talvolta anche sugli steli e sulle spine. Particolarmente dannosa è la ticchiolatura, malattia che si riconosce dalle macchie di colore nerastro bordate di giallo che si espandono progressivamente e colpiscono le foglie e gli steli. Queste malattie vanno combattute utilizzando prodotti a base di rame o fungicidi sistemici, da utilizzare sia alla comparsa dei fenomeni sia come trattamenti preventivi.
Fra i virus in grado di colpire questa pianta, da ricordare è il virus del mosaico (detto anche virus delle rose) che causa crescita stentata, alterazioni nella forma dei germogli, delle foglie e dei boccioli, e produzione di fiori piccoli, stentati e poco numerosi. Per questo virus non esiste cura, perciò le parti colpite devono essere prontamente asportate e bruciate allo scopo di impedire la diffusione del virus alle altre piante.
- Approfondimento: la difesa delle rose
Varietà di rose
Le rose sono coltivate da millenni: sembra che in Medioriente e in Cina fossero curate già nel VI secolo a.C. con scopi ornamentali. Nel tempo sono state selezionate varietà diversissime, per colore, dimensione, profumi e portamenti.
La grande varietà di rose disponibili sul mercato è dovuta alla semplicità della loro ibridazione: specie diverse possono essere facilmente incrociate fra loro, generando varietà sempre nuove.
Nella stragrande maggioranza dei casi, le rose coltivate a scopi ornamentali sono proprio ibridi ottenuti dall’incrocio di differenti specie, Solo poche specie pure sono coltivate per via delle loro caratteristiche non fiorali come ad esempio la presenza di spine ornamentali (Rosa sericea), il fogliame profumato o di bell’aspetto (Rosa rubiginosa e Rosa glauca) oppure per i loro frutti appariscenti (Rosa moyesii).
Esistono oggi varietà di rosa alte una ventina di centimetri (delle vere e proprie rose “in miniatura”) e altre molto grandi, con esemplari rampicanti in grado di crescere fino ad altezze di 7-8 metri.
Fra le più belle varietà e ibridi di rose presenti in commercio troviamo, in particolare:
- Rosa Double Delight: è un ibrido che produce boccioli dapprima color crema e leggermente rossi esternamente, ma con il procedere della fioritura il colore rosso ciliegia si diffonde a buona parte della corolla. Questo cambiamento di colore è tanto più appariscente quanto più il clima è caldo. Il contrasto fra il bianco dell’interno e il rosso dell’esterno è davvero spettacolare;
- Rosa Apothecary’s Rose: questa rosa è un vero e proprio pezzo di storia, dal momento che nel quindicesimo e sedicesimo secolo era forse la apprezzata dalla nobiltà europea. Il suo colore è rosa scuro, e i fiori sono piuttosto appariscenti;
- Rosa Apple Jack: questa pianta presenta una forma di crescita cespugliosa e produce fiori di colore rosa dal profumo gradevolissimo;
- Rosa Golden Celebration: queste rose hanno un portamento arbustivo e possono essere utilizzate come rampicanti e per formare siepi. Producono fiori di grosse dimensioni dal colore giallo brillante, molto profumati e adatti ad essere recisi;
- Rosa Queen Elizabeth: la “regina delle rose d’Inghilterra” è una delle varietà più popolari. I suoi fiori sono elegantissimi e colorati di rosa, e sono perfetti per essere recisi;
- Rosa Black Magi: si tratta di una delle varietà più scure esistenti, anche se – nonostante il nome – nelle rose il pigmento nero non esiste. La Black Magic è una rosa dal bel colore rosso cupo, e presenta un profumo intenso capace di diffondersi in tutto il giardino;
- Rosa Souvenir d’Alphonse Lavallé: si tratta di una rosa a fiore doppio che presenta un colore variabile nelle sfumature che vanno dal rosso cremisi al porpora scuro; il profumo è piuttosto intenso;
- Rosa Mister Lincoln: è una varietà di rosa cespugliosa che produce numerosi fiori di colore rosso, da molti ritenuta una delle migliori varietà di rose rosse. Oltre al colore intenso, la Mister Lincoln è anche una delle rose più profumate in assoluto;
- Rosa Abraham Darby: dal portamento cespuglioso produce fiori piuttosto grandi, caratterizzati da sfumature che vanno dal giallo all’albicocca; il profumo è molto gradevole, quasi fruttato;
- Rosa Alister Stella Gray: questa rosa di colore giallo e crema presenta una profumazione delicata, e i suoi fiori sono riuniti in piccoli grappoli.
Salve ho una rosa rossa vellutata mi sono accorto che nella punta dei rami le foglie solo flosce tenere e si piegano sembra come appassita… Cosa potrebbe essere mancanza di acqua?