Cavolo, cavolfiore, broccolo. La famiglia è sempre la stessa, ma cambiano le varietà, cambiano i colori e, soprattutto, cambia il sapore degli ortaggi. Quello del cavolo è davvero un mondo ricco di varietà e proprietà benefiche. Sì, perché ricordiamo che tutte le piante imparentate con il cavolo fanno bene alla salute. Mangiarle, quindi, è un’ottima scelta.
E poi potete scegliere pure le varietà che preferite, anche in base alle pietanze che vi piace portare a tavola. Per esempio, conoscete il cavolo nero, le sue proprietà e gli usi che potete farne in cucina?
Il cavolo nero è un prodotto tipico della cucina toscana, che lo utilizza per preparare la famosa ribollita ma anche tante altre ricette che arrivano dalla tradizione contadina. Cosa dobbiamo sapere sul cavolo nero? Che è una pianta che appartiene alla famiglia delle crucifere e che è abbastanza semplice da coltivare.
Il cavolo nero si riconosce subito per via delle sue foglie scure e rugose, che hanno un aspetto quasi “a bolle” e si differenzia dagli altri ortaggi della sua famiglia perché non ha una forma arrotondata, ma ha un fusto dritto dal quale si diramano tutte le sue foglie.
Non ha paura del freddo ed è un ortaggio che può essere facilmente coltivato anche in inverno. Ricco di proprietà benefiche, il cavolo nero in cucina è molto versatile, soprattutto se amate le antiche ricette della tradizione popolare e le zuppe.
Contenuti della guida:
Coltivare il cavolo nero
Abbiamo detto che questo ortaggio è molto diffuso in Toscana e, in generale, è molto coltivato in tutto il centro Italia. Dal momento, però, che si tratta di una pianta molto resistente ai climi più freddi, il cavolo nero viene coltivato senza problemi anche nel nord d’Italia. Le gelate per questo ortaggio non sono un problema e quello che conta è farlo crescere in un bell’orto esposto al sole perché possa sviluppare a pieno le sue bellissime foglie.
Il cavolo nero non ha bisogno di un terreno particolare per essere coltivato. Quello che conta è che il terreno sia ricco di tutte quelle sostanze nutritive necessarie a farlo crescere bene; la terra deve essere quindi ricca di azoto e concimata con compost e letame. Il terreno deve essere anche ben drenato, ma non troppo secco.
Il periodo di semina è ad ampio spettro, ma può variare da zona a zona. Diciamo che, a grandi linee, il periodo migliore per seminare il cavolo nero va da aprile a settembre. Se l’estate è particolarmente torrida, potete pensare di seminare direttamente in semenzaio per poi trapiantare quando le temperature, intorno a settembre, saranno più docili.
Il cavolo nero si sviluppo molto, sia in altezza che in larghezza, e quindi c’è bisogno di parecchio spazio nell’orto, con una distanza di circa mezzo metro tra una pianta e l’altra. Durante la coltivazione dovrete fare attenzione alle erbacce infestanti che tendono ad attaccare la pianta soprattutto nelle prime fasi, quando è molto piccola.
Il terreno dovrà essere sempre umido e, a seconda del clima, è consigliabile bagnare spesso con moderate quantità d’acqua, facendo molta attenzione all’inizio, quando le piante sono ancora piccole e delicate.
Vediamo adesso di capire quali sono le varietà che fanno al caso vostro. Sì, perché non esiste una sola varietà di cavolo nero. Lo sapevate? Ecco quante ce ne sono:
- Curly: è una delle varietà più comuni. Le sue foglie sono molto arricciate, ma molto dolci
- Premier: Una delle varietà che cresce più in fretta in assoluto e che resiste molto bene al freddo
- Lacinato: questa varietà ha foglie molto grinzose, sottili e alte
- Siberiano: Se temete i parassiti infestanti, questa varietà fa al caso vostro. La più resistente in assoluto
- Bastone: una varietà molto alta, con il gambo che può arrivare anche a 1,80 di altezza
- Redbor: si riconosce per le sue foglie dal colore rosso e viola scuro
Buona norma è quella di ruotare le coltivazioni e di fare in modo che due piante appartenenti alla stessa famiglia non si trovino vicine. In questo modo si prevedono gli attacchi dei parassiti e le malattie delle piante, oltre ad evitare un massiccio sfruttamento del suolo.
Quando arriva il momento della raccolta, iniziate prendendo le foglie intere. Questa operazione si svolge, in genere a ottobre, ad autunno iniziato, anche se, antiche tradizioni contadine, ci fanno sapere che il cavolo nero, se esposto alle gelate, diventa ancora più buono.
Malattie del cavolo nero
Le prime malattie che possono colpire il cavolo nero sono l’Alternariosi e la Peronospora. Si tratta di malattie fungine, che colpiscono le foglie del cavolo con delle macchie scure. Per cercare di evitarle, è bene controllare che nel terreno non si formino ristagni, ma se dovesse capitare purtroppo il raccolto è da eliminare sul nascere, per evitare che la malattia non si diffonda anche alle altre piante.
C’è poi l’ernia del cavolo, una malattia che colpisce il cavolo nero in condizioni di troppa umidità e di eccesso di potassio nel terreno. Per questo motivo, preparare e concimare il terreno è un’operazione molto importante.
L’oidio, invece, è un’altra malattia che si riconosce facilmente quando vediamo comparire delle macchie bianche sulle foglie. Si tratta di un fungo, anche in questo caso, e possiamo combatterlo con il bicarbonato di sodio.
Usare il cavolo nero in cucina
Veniamo adesso alla parte più divertente, e golosa, della faccenda. Avete coltivato il vostro cavolo nero, l’avete raccolto con successo e finalmente vi apprestate a cucinarlo. Ricordatevi che le foglie, una volta raccolte, non resistono a lungo e quindi bisogna affrettarsi perché non potrete conservare il cavolo per molto tempo.
Il cavolo nero si utilizza in cucina per preparare zuppe e minestroni, è una verdura che si mangia cotta ed è uno degli ingredienti cardine della famosa ribollita toscana. Si può cuocere in padella, stufarlo oppure bollirlo e può diventare un contorno perfetto per accompagnare i formaggi o la carne. E per chi ama osare di più, con le foglie si può preparare anche un ottimo pesto di cavolo nero, da utilizzare all’occorrenza per condire la pasta.
Le proprietà benefiche del cavolo nero sono molte. Per prima cosa è ricco di minerali, come zolfo, ferro, potassio e fosforo, ma anche di vitamine. E per la gioia di chi è sempre a dieta, udite udite, il cavolo nero è praticamente privo di calorie. E poi, è un alimento anti-ossidante, il che non guasta mai.
Insomma, di motivi per cominciare a coltivare, e a mangiare, il cavolo nero sono molti. Tutto quello che vi serve è un po’ di spazio, nell’orto o in giardino, e un po’ di buona volontà. I consigli li avete già. Buona coltivazione a tutti!