La salvia è una bellissima pianta officinale sempre verde, piuttosto facile da coltivare in vaso o in giardino.
Molte persone si accontentano di piantarla, senza avere altri accorgimenti. In realtà c’è un lavoro importante ma molto spesso trascurato, che è la potatura.
Potare la salvia è molto utile a tenere il cespuglio ordinato e anche a prevenire malattie, ad esempio la salvia è spesso soggetta all’oidio.
Contenuti della guida:
Quando si pota la salvia
La salvia è una pianta sempreverde, quindi non ha un momento in cui la troviamo senza foglie. Ci sono però dei periodi indicati per la potatura, in particolare l’inizio della primavera e la fine dell’estate.
Marzo e settembre sono ottimi mesi in cui potare. In pratica si interviene prima e dopo la fioritura.
Quando invece non bisogna potare la salvia:
- In periodi di gelo (pieno inverno)
- In periodi molto caldi e siccitosi (estate)
- Durante la fioritura (in genere tarda primavera ed estate)
Potare per eliminare rami secchi o malati
La prima cosa da fare durante la potatura è eliminare il secco. Questo vale per ogni pianta, è un criterio generale.
Anche nella salvia, se vediamo dei rami secchi tagliamoli senza esitazione, possibilmente eliminando l’intero ramo.
Se vediamo i primi sintomi di patologie (ad esempio foglie con macchie brune o con una “spolverata” di mal bianco) è bene intervenire tagliando le parti compromesse. In questo caso appena fatto il taglio disinfettiamo la forbice con una soluzione 70% alcool e 30% acqua, in modo da non spargere il problema contagiando altre parti di pianta.
Potare per contenere le dimensioni
La salvia può formare un cespuglio ampio. Se vogliamo contenerla per averla della dimensione adatta al nostro giardino dobbiamo tagliare periodicamente i rami.
Interveniamo quindi accorciando con tagli di ritorno, in modo da togliere le parti che escono dalle dimensioni desiderate.
Se il cespuglio è molto fitto facciamo anche qualche taglio per svuotarlo un po’, diradando e in particolare eliminando rami che si incrociano o si sovrappongono.
Potare per ringiovanire la pianta
Per mantenere sana la pianta è utile che sia mantenuta giovane, per questo possiamo decidere di togliere fusti vecchi eccessivamente lignificati, lasciando che rami più giovani prendano il loro posto.
Questi tagli sono da fare a fine estate e con cognizione, non consiglio di togliere molti rami lignificati, ma di fare un rinnovamento graduale distribuito in vari anni.
Potare per raccogliere e fare talea
Con la potatura otteniamo foglie di salvia che possiamo impiegare o conservare essiccandole.
Inoltre è possibile anche utilizzare dei rametti per fare talea, ottenendo nuove piantine. Anche perché il periodo di potatura della salvia (primavera e autunno) è ideale anche per il taleaggio.
- Approfondimento: come fare talea di salvia
Teniamo presente anche che quando tagliamo rami per usare la salvia in cucina possiamo farlo tenendo presente le regole della potatura, per cui eliminando doppioni o parti di pianta che escono dal cespuglio contenuto che vorremmo tenere.
Quando la salvia non va potata
Non sempre la potatura della salvia è un lavoro necessario:
- Consiglio di non potare piante di salvia molto giovani. Meglio lasciare che si sviluppino liberamente e impostarle poi più avanti.
- La salvia coltivata in vaso in genere si può non potare. Le ridotte dimensioni del contenitore non fanno sviluppare molto la pianta, per cui occorre intervenire molto più raramente e se ogni tanto si raccoglie salvia può essere che sia sufficiente a contenere le dimensioni senza altre potature.
Continua la lettura con la guida alla coltivazione della salvia.
Articolo di Matteo Cereda