Contenuti della guida:
- Agricoltura biodinamica: origine e significato
- Principi dell’agricoltura biodinamica
- Preparati per le coltivazioni biodinamiche
- Sistema delle rotazioni agricole
- Calendario biodinamico
- Analogie tra natura e organismo umano
- Agricoltura biodinamica e agricoltura convenzionale
- Agricoltura biodinamica in Italia
Agricoltura biodinamica: origine e significato
Possiamo definire l’agricoltura biodinamica come una metodologia che mette l’agricoltore al centro di un sistema articolato di relazioni che deve gestire e dal quale deve ricavare prodotti vitali e sani. Ma come ottenere questo risultato? L’agricoltore coltiva la terra, utilizzando tecniche “sostenibili” per la produzione agricola.
Ogni sostanza è formata da forza vitale e materia. Se la sostanza è diluita, ha maggiore effetto sugli organismi che ne vengono in contatto, e questo è un principio che ritroviamo anche nell’Omeopatia. Il metodo biodinamico utilizza sostanze naturali chiamate “preparati”, che servono ad aumentare l’humus presente nel terreno, e di conseguenza migliorano il raccolto.
Principi dell’agricoltura biodinamica
Questa particolare tipologia di agricoltura ha alla base una serie di principi, che elenchiamo di seguito.
- Va posta la massima attenzione alla crescita di piante e animali, che deve avvenire nel modo più sano e naturale possibile. Gli organismi viventi devono sviluppare le loro intrinseche qualità senza alcun ostacolo
- Gli alimenti devono rinforzare il metabolismo, e favorire uno sviluppo sano non solo del corpo, ma anche dello spirito
- Aumentare la fertilità della terra, curando in particolar modo l’humus
- Rigenerare e migliorare la qualità delle sementi, in modo che le piante possano far parte in maniera equilibrata del sistema in cui sono inserite
L’agricoltura biodinamica adotta strumenti che sono generati dalla natura stessa, e con questi cerca di inserire le colture agricole all’interno di un più ampio sistema di vita. La biodinamica supera la visione meccanicistica della natura e dei suoi fenomeni, e ne promuove una basata sull’uso corretto dei nostri sensi e delle nostre percezioni.
Strumenti
Quali sono gli strumenti di cui si avvale l’agricoltura biodinamica? Facciamo prima una carrellata, poi li esamineremo uno per volta: rotazioni agricole, il compostaggio (sia in cumuli che con trattamenti di superficie), i preparati biodinamici, le lavorazioni non distruttive del terreno, la concimazione di qualità attraverso tecniche particolari, concimazione con composti biodinamici, il calendario lunare o planetario per le semine e le operazioni per le colture.
Preparati per le coltivazioni biodinamiche
Esistono due tipi di preparati: quelli da spruzzo e quelli da cumulo. I preparati da spruzzo sono due: il “cornoletame”, a base di letame di vacca, e il “cornosilice”, che è invece a base di quarzo macinato. Il cornoletame mutua il nome dal fatto che per la preparazione si usa come contenitore un corno di vacca. Le corna vengono riempite di letame o quarzo e si pongono sotto terra per circa sei mesi. Dopo questo tempo, il preparato si può conservare a lungo. Il cornoletame si spruzza sulla terra, rinforza l’humus e favorisce la nutrizione e lo sviluppo delle piante. Il cornosilice viene spruzzato invece direttamente sulle piante, e le rende forti e in grado di produrre frutti buoni e sani. Inoltre incrementa i processi di fotosintesi. I preparati si devono utilizzare in piccole quantità. Quelli da spruzzo vengono “dinamizzati”, cioè mescolati a lungo e in un certo modo prima di essere utilizzati.
I preparati “da cumulo” si aggiungono al materiale che si deve compostare, sono sei e si ottengono da alcune erbe officinali (Matricaria camomilla, Achillea millefolium, Quercus robur, Urtica dioica, Valeriana officinalis, Teraxacum officinalis). Ognuna di queste erbe si lascia macerare e compostare in contenitori formati da parti del corpo di alcuni animali.
- Approfondimento: preparati biodinamici
Sistema delle rotazioni agricole
Le rotazioni devono tenere conto della pianta e del suo sano sviluppo. Prima di tutto dobbiamo diventare ottimi osservatori: la pianta va esaminata attentamente nelle sue caratteristiche e nei fenomeni- anche minimi- che in essa si manifestano. Insomma, bisogna individuare i punti di forza e di debolezza di ogni coltura, per poi risalire agli elementi che influenzano la sua crescita e il suo sviluppo. Secondo il sistema rotativo, le piante seguono tutte uno schema generale: FRUTTO- FIORE- FOGLIA- RADICE- FRUTTO- FIORE- FOGLIA- RADICE, e questa rotazione si ripete uguale per tutto l’anno.
Se invece guardiamo gli elementi naturali che governano la crescita delle colture abbiamo un altro tipo di schema: CALORE- LUCE-ACQUA-TERRA-CALORE-LUCE-ACQUA-TERRA. Ogni elemento incide sui processi di sviluppo delle piante (per esempio l’acqua sulle foglie, il calore è importante per la produzione di frutti, ecc.). Seguire questo schema previene le malattie, assicurando nel tempo la fertilità della terra ed una produzione ottimale.
Calendario biodinamico
Secondo le teorie della biodinamica applicate all’agricoltura, tutti i processi che avvengono in natura sono il risultato di relazioni cosmiche che risentono anche dell’influsso della Luna e dei pianeti.
Anche le piante, facendo parte del mondo naturale, ed essendo esseri viventi in costante relazione con tutti gli altri esseri, risentono delle forze cosmiche: quindi la Luna piena, la Luna nuova, il passaggio della Luna in perigeo, quindi più vicino alla, Terra, la Luna in apogeo quindi la massima lontananza tra Luna e Terra, Luna ascendente o discendente, sono tutte situazioni che influiscono in modo differente sulla vitalità e produttività della pianta stessa.
Ecco allora che diventa importante far riferimento a una sorta di calendario delle semine, o calendario biodinamico, che si basa su aspetti astronomici ben precisi e non sull’astrologia. Naturalmente la riuscita di una buona semina dipende da tanti fattori, come da un corretto utilizzo delle tecniche agronomiche, dall’accuratezza dei lavori, dalle tempistiche, ma sicuramente anche una buona programmazione dei lavori, quindi delle semine o della potatura, contribuisce nel favorire un migliore raccolto.
Influssi lunari e cosmici
Il “padre” dell’agricoltura biodinamica, il ricercatore Rudolf Steiner, è stato il primo a studiare come e quanto incidano le relazioni cosmiche e gli influssi lunari e planetari sui processi della natura. Egli ha suggerito agli agricoltori di utilizzare l’approccio di tipo scientifico proposto da Goethe. Si è posta l’attenzione, in particolare, sugli influssi lunari, sugli effetti diversi della luna quando si trova nella posizione di perigeo (cioè molto prossima alla Terra), o in apogeo (molto distante da essa).
Durante il perigeo non è consigliata la semina, mentre in apogeo in genere si ha una produzione più sana ed abbondante. Anche i semi in questo periodo saranno qualitativamente migliori. Altri periodi non favorevoli per la semina e il raccolto sono quelli in cui si verificano i c.d. “nodi lunari”. Ovvero quando la luna, effettuando il suo movimento attraverso lo zodiaco, va a tagliare la linea dell’equatore.
Sono stati studiati in maniera approfondita anche il movimento e il ritmo dei singoli pianeti. In Kazan (URSS) è stata creata proprio una cattedra universitaria per studiare gli influssi lunari. Dagli anni ’50 in poi questi studi hanno mostrato sempre più la loro veridicità e scientificità. Una donna, la ricercatrice Maria Thun, ha studiato l’influenza della luna in relazione ai segni dello zodiaco, applicandola alle semine effettuate durante i 12 mesi dell’anno.
Anche il cosmo influenza in modo assai rilevante la produzione e le colture. Si stima che la forza dei pianeti sia molto più forte della luna, e si manifesta in maniera più evidente quando i pianeti formano tra loro trigoni, congiunzioni o opposizioni. Ma se rispettiamo l’ambiente, l’humus del terreno, e il ciclo naturale delle coltivazioni, anche i pianeti diventano più docili e collaborativi…
Analogie tra natura e organismo umano
L’agricoltura biodinamica considera tutti i processi e i fenomeni che si verificano in natura facendo un’analogia con quelli che avvengono nell’essere umano. L’organismo dell’uomo presenta una struttura divisa in tre parti (tripartita), e cioè: la parte superiore (la testa), che rappresenta la parte dura, rigida, immobile, sede della riflessione e del pensiero; la parte mediana (addome e membra), che è aperta, comprende bacino ed anche la parte molle dell’addome; la parte inferiore (torace), che è più mobile e flessibile.
Così in natura troviamo: il sottosuolo, che potremmo paragonare alla testa dell’organismo agricolo; la parte sopra il suolo (o superficie) che corrisponde all’apparato digerente; il suolo, il vero e proprio cuore dell’organismo agricolo. Allo stesso modo possiamo notare che la pianta ha la stessa tripartizione, essendo formata da: radice, fiore e foglia. Tutto ciò che accade in natura ha analogia con quello che si verifica all’essere umano. L’agricoltura biodinamica studia le applicazioni pratiche di queste analogie, discostandosi in modo palese dall’agricoltura tradizionale e convenzionale.
Agricoltura biodinamica e agricoltura convenzionale
Abbiamo detto che le applicazioni dell’agricoltura biodinamica si discostano nettamente da quelli dell’agricoltura tradizionale. Essa dimostra in maniera concreta come alcune tecniche agricole convenzionali siano inefficaci. Anche l’uso della tecnologia da parte dell’agricoltura tradizionale si è rivelata più dannosa all’ambiente che utile alla produzione. Pensiamo ala danno ambientale enorme provocato dall’uso sproporzionato di concimi e pesticidi! Gli allevamenti invece “crescono” grazie ai mangimi con additivi, ormoni e anabolizzanti vari. La metodologia biodinamica è stata considerata a tutti gli effetti scientificamente valida, e si propone come rimedio ad una serie di problemi (anche di tipo economico) che l’agricoltura convenzionale da sempre crea.
Nell’agricoltura convenzionale generalmente si pratica la monocoltura. La rotazione delle colture (tecnica usata invece in biodinamica) è praticata assai raramente. L’esasperata monocoltura crea la modificazione irreversibile del paesaggio, ed un suo progressivo appiattimento. Se l’obiettivo principale dell’agricoltura tradizionale è di aumentare a tutti i costi la produzione, anche a costo di causare danni irreversibili al territorio e all’ambiente, potete ben capire come si sia poco attenti alla composizione di prodotti che consumiamo. E’ altissima la percentuale di OGM (organismi geneticamente modificati) nei prodotti dell’agricoltura convenzionale.
Agricoltura biodinamica in Italia
L’agricoltura biodinamica è diffusa in tutto il mondo, ed è presente in Italia. Molte esperienze nascono nella produzione del vino, perché la viticoltura biodinamica sta dando risultati sorprendenti in termini qualitativi.
L’Associazione per l’Agricoltura biodinamica è nata in Italia nel 1947. Questa Associazione si occupa di promuovere l’agricoltura biodinamica, attraverso una serie di iniziative sul territorio nazionale: consulenze alle aziende, corsi di formazione professionale, libri e pubblicazioni, campagne di sensibilizzazione e informazione sull’argomento.
Esiste poi l’Associazione “Demeter”, che fornisce un marchio di garanzia per i prodotti derivanti da allevamenti e coltivazioni biodinamiche. Si può consultare il sito www.demeter.it
Chi desidera addentrarsi nell’affascinante materia dell’Antroposofia, può farlo consultando il sito che porta il nome del suo “fondatore” Rudolf Steiner, che è www.rudolfsteiner.it Potete trovare anche links e riferimenti ad aziende italiane che praticano questo tipo di agricoltura.
Letture consigliate:
- “Filosofia della Libertà” di Rudolf Steiner- Edizioni Antroposofica
- “Guida all’Agricoltura biodinamica” di Autori vari (Edizioni Antroposofica e Associazione Agricoltura biodinamica)
- “L’anno della Terra” di Walther Cloos- Edizioni Natura e Cultura
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