Trappole: difendere le piante da frutto senza insetticidi

Oggi scopriremo un sistema totalmente naturale per difendere le piante da frutto dagli insetti nocivi.

Per coltivare con metodi naturali bisogna cercare di evitare gli insetticidi, che spesso colpiscono anche insetti innocui o utili, come api e coccinelle.

Un metodo di difesa sicuro è quello delle trappole, scopriamo come fare e quali utilizzare.

trappole alimentari

Perché usare le trappole

Possiamo usare le trappole per due scopi:

  • Monitoraggio. La trappola intercetta i primi voli degli insetti nocivi e consente di accorgersi tempestivamente della loro presenza. In questo modo possiamo decidere se intervenire con trattamenti, usando gli insetticidi solo quando è strettamente necessario.
  • Cattura massale. In questo caso le trappole hanno obiettivo di catturare un gran numero di insetti nocivi, andando a ridurre la popolazione, in modo che i danni che possono portare siano trascurabili. Una corretta cattura massale consente di evitare gli insetticidi.

Tipo di trappola

Ci sono tre tipi di trappola:

  • Cromotropica. Sono foglietti appicciosi, dove l’attrattivo è il colore molto acceso, di solito giallo, che richiama l’attenzione dell’insetto, che resta poi incollato alla trappola.
  • A feromoni. L’attrattivo è un feromone specifico, studiato per il tipo di insetto target.
  • Alimentare. L’attrattivo è un’esca alimentare, in grado di attrarre una certa tipologia di insetti.

Le trappole cromotropiche sono da evitare, perché non sono selettive. Possono catturare qualsiasi insetto si appoggi sulla superficie appiccicosa, incluse le api.

Le trappole a feromoni sono le più selettive, ma comportano costi elevati. Per questo vengono usate soprattutto in contesti di agricoltura professionale.

Le trappole alimentari invece sono molto interessanti anche per frutteti domestici e orti, perché sono semplicissime da realizzare, economiche e selettive. A seconda dell’esca possiamo attrarre insetti diversi.

Come fare una trappola alimentare

trappola tap trap

Realizzare una trappola è semplice: si prende una bottiglia di plastica, la si fora per permettere l’ingresso dell’insetto. Se il foro è piccolo e la bottiglia trasparente, l’insetto entra guidato dall’odore e poi non troverà l’uscita.

Possiamo però ottenere migliori risultati utilizzando gli appositi tappi trappola Tap Trap. Sono economici e possono essere riutilizzati ogni anno.

Si agganciano alla bottiglia e hanno una forma che ottimizza le catture. Il colore (giallo o rosso a seconda dell’insetto bersaglio) è un primo attrattivo cromatico. Il giallo si usa per gran parte degli insetti, il rosso è specifico per la drosophila suzukii.

L’esca alimentare si mette nella bottiglia, riempiendola di liquido per circa un terzo.

Ricette per l’esca della trappola

A seconda dell’insetto che vogliamo catturare dobbiamo scegliere un diverso attrattivo.

Ecco alcune ricette di esche fai da te per i principali parassiti:

  • Mosche comuni: acqua e scarti di pesce.
  • Mosca della frutta e mosca dell’olivo: ammoniaca e scarti di pesce. Non va mai svuotata, si rabbocca.
  • Lepidotteri (carpocapsa, tignole, nottue…): 2 litri di acqua, 1 litro di vino, 6 cucchiai di zucchero, 15 chiodi di garofano, mezza stecca di cannella. Si lascia macerare 15 giorni, si sostituisce ogni mese.
  • Calabroni e vespe (non sempre dannosi, si interviene solo quando vanno limitati): 0,5 l acqua, 1 bicchiere di aceto, 2 cucchiai di zucchero. Si sostituisce ogni 3 settimane.
  • Drosophila Suzukii (moscerino orientale dei piccoli frutti). Bisogna usare la trappola rossa. Ricetta: 250 ml di aceto di mele, 100 ml di vino rosso, un cucchiaio di zucchero di canna.

Un metodo sicuro per le api

Le trappole alimentari con Tap Trap sono completamente sicure per le api: anche se il colore può far avvicinare qualche insetto impollinatore, dato che l’esca non è attrattiva per loro, le api non entreranno nella bottiglia. Al contrario degli insetti bersaglio.

Per maggiori informazioni sulle trappole e sul loro utilizzo vi consiglio di consultare il sito di Tap Trap.

Articolo di Matteo Cereda, in collaborazione con Tap Trap.

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