Agricoltura biologica - articoli in archivio
Cos’è la permacultura e perché è utile
La permacultura è un metodo per progettare che può essere applicato a vari ambiti di produzione e di vita. È nata per far fronte ad una serie di problemi ambientali causati dall’agricoltura, allo scopo di creare sistemi agricoli sostenibili nel lungo periodo.
50 frutti e verdure di stagione a novembre
Mangiare frutta di stagione è conveniente ed ecologico, scopriamo cosa ci regala il raccolto di Novembre.
Pesticidi? No, grazie!
I pesticidi sono una serie di prodotti chimici che in agricoltura si utilizzano per proteggere le piante e gli alberi da frutto. Sicuramente un passo avanti dal punto di vista del progresso tecnologico, ma fino a quanto possiamo essere sicuri che queste sostanze non siano dannose. E se sono dannose, come sostituirle con prodotti naturali? Ecco tutte le risposte!
I preparati biodinamici
In agricoltura biodinamica la concimazione organica segue per filo e per segno le regole generali fin qui descritte, anzi, tra le attività aziendali, la preparazione del cumulo riveste un significato particolare. Ogni intervento che abbiamo finora descritto su base fisica, chimica e biochimica viene così accettato e confermato nei suoi contenuti e significati. Grazie però me conoscenze Rudolf aperte dall’antroposofia, la scienza dello spirito diffusa dal suo fondatore Steiner (o forse semplicemente recuperate dal passato), abbiamo l’occasione di comprendere gli stessi fenomeni fisici e chimici che avvengono durante il compostaggio in termini di radiazioni ultrasensibili.
Viticoltura biodinamica
Alcune caratteristiche principali della viticoltura biodinamica sono la produzione di un vino di qualità, il rispetto del terreno, l’avversione ai metodi di coltivazione tradizionale che fanno uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, per portare così nel calice non solo un gustoso vino profumato, ma anche un po’ di natura.
Giardino biologico
Non utilizzare pesticidi, scegliere specie arboree autoctone, preferire il compost, raccogliere l’acqua piovana per annaffiare, rispettare i cicli delle stagioni… questi sono soltanto alcuni degli accorgimenti utili per coltivare un cosiddetto giardino biologico. Vediamo allora più nel dettaglio cosa è necessario fare e cosa invece è da evitare.
Etichettatura prodotti biologici
Logo comunitario identificativo del prodotto biologico, nome del produttore o ragione sociale, provenienza delle materie prime, codice dell’organismo di controllo: ecco alcune delle indicazioni che il consumatore deve trovare indicate per quanto concerne l’etichettatura prodotti biologici. Leggere l’etichetta di cosa si compra è la prima garanzia a tutela del consumatore.
Azienda biologica
In che modo un’azienda può essere definita biologica rispetto ad un’altra che invece non lo è? I requisiti e le certificazioni che riconoscono un’azienda biologica sono di vario tipo proprio per dare maggiori garanzie e sicurezza al consumatore che, leggendo anche le etichette dei prodotti, può conoscere la filiera produttiva.
Allevamento biologico
Oggi nei supermercati o nelle macellerie si trovano sempre più spesso carne, latte, uova e altri prodotti derivanti da allevamento biologico. Anche un allevamento commerciale tradizionale può essere trasformato in biologico, ma è necessario conseguire tutta una serie di requisiti fondamentali che si differenziano anche in base alla specie degli animali.
Agriturismo bioecologico
L’agriturismo bioecologico incentra le sue attività sul rispetto e valorizzazione del territorio tramite l’adozione di sistemi dell’agricoltura biologica, l’offerta di strutture ricettive progettate secondo criteri della bioedilizia e del risparmio energetico, la ristorazione e la vendita di prodotti biologici realizzati all’interno dell’azienda e l’organizzazione e promozione di attività e laboratori.
Certificazione biologica
Per un’azienda del settore agricolo, zootecnico o di trasformazione la certificazione biologica è frutto di un percorso fatto di osservanza di obblighi normativi, controlli periodici e massima trasparenza. Proseguendo nella lettura di questa guida potrete saperne di più sull’iter di certificazione e sulle garanzie che ne derivano per il consumatore.
Etichettatura dei prodotti biologici
Per distinguere un prodotto biologico da uno ottenuto con metodi tradizionali basta guardare l’etichetta, che riporta una serie di simboli e diciture standardizzati. In questo approfondimento potrete trovare indicazioni utili per meglio comprendere il sistema di etichettatura dei prodotti biologici, che è rigidamente regolamentato a livello europeo.
Azienda biologica
Cosa distingue un’azienda biologica da una che invece non lo è? Per capire le differenze tra le due tipologie di sistemi produttivi, e per scoprire in che modo vengono conseguite le certificazioni, potrete trovare in questa guida un condensato di informazioni utili.
Cotone biologico
Il cotone biologico, così come altri prodotti “bio”, altro non è che l’espressione del desiderio da parte dei consumatori di indossare tessuti prodotti nel rispetto dell’ambiente e della salute. Per scoprirne le caratteristiche e i numerosi vantaggi, ecco una guida interamente dedicata a questo cotone naturale.
Mangiare biologico
I cibi biologici sono ottenuti da coltivazioni che non contemplano l’uso di prodotti chimici di sintesi, ma che rispettano invece i cicli di sviluppo naturali, la biodiversità e le esigenze di protezione ambientale. Per farvi un quadro completo sulla scelta di mangiare biologico, e sui relativi vantaggi/svantaggi, vi consigliamo di proseguire nella lettura di questa guida.
Giardino biologico
Quando si pensa alle coltivazioni biologiche vengono in mente campi, frutteti e appezzamenti similari; eppure i medesimi principi possono essere applicati anche su piccola scala, ovvero al proprio giardino. Scopriamo come è semplice creare a casa propria un giardino biologico rispettoso dell’ambiente.
Fattoria biologica
La fattoria biologica rappresenta una tipologia di azienda che in Italia si è diffusa più che altro a partire dagli anni Ottanta e che oggi richiama l’attenzione di molti consumatori. In agricoltura e nell’allevamento non sono usati pesticidi, Ogm, ormoni o prodotti di sintesi, a tutela dell’ambiente e della salute dell’uomo.
Biodiversità agricola
Secondo la Fao oggi circa il 75% delle varietà delle colture agrarie sono scomparse e l’alimentazione nel mondo si basa soltanto su 5 specie animali e 7 vegetali, benché in natura ne esitano almeno 30.000. La biodiversità agricola è in pericolo e va salvaguardata come uno dei patrimoni più importanti per l’uomo.
Agricoltura biologica
Il fortissimo incremento che le produzioni della cosiddetta “agricoltura biologica” hanno registrato negli ultimi anni altro non è che il riflesso di un cambiamento di mentalità dei consumatori che, oltre ad orientare le proprie scelte verso prodotti che rispondono maggiormente alle proprie esigenze dal punto di vista qualitativo, sono in grado di soddisfare anche necessità di tipo immateriale, rappresentate dal rispetto dell’ambiente e della biodiversità.
Ecco quindi una guida che vi spiega tutto su questo sistema di produzione dell’agricoltura biologica, sui benefici per la salute e i vantaggi pe ril consumatore, ma vi mette anche in guardia dai possibili rischi di essere ingannati da produttori poco seri.
L’agricoltura biodinamica
Si attribuiscono al ricercatore Rudolf Steiner, che ha fondato l’Antroposofia, le prime sperimentazioni sull’agricoltura biodinamica. Possiamo dire che formalmente questa disciplina è nata nel 1924, come approccio ai problemi derivanti dalla diffusa agricoltura chimica. Se ne parlò infatti nel corso di un incontro organizzato da alcuni agricoltori tedeschi, cui fu invitato lo stesso Steiner.
Durante questo meeting sono emersero nuove metodologie e punti di vista, in base ai quali poter interpretare i fenomeni naturali e l’attività di produzione dell’uomo. Con Steiner l’azienda agricola è stata “ridisegnata” in chiave potremmo dire olistica. Non è da considerarsi un’entità solitaria, dominata dal fine utilitaristico ed economico, ma come un sistema organizzato di relazioni ad ampio raggio: con la terra intesa come fonte di vita, con la Terra e il cosmo.
Parliamo dunque più correttamente di “agricoltura organica”, proprio perchè andiamo a considerare tutte le relazioni (non solo materiali) che portano questi fattori ed elementi naturali a interagire tra loro.