Tecniche di coltivazione - articoli in archivio
Come usare le foglie nell’orto e in giardino
Le foglie secche sono utili in giardino, possono diventare pacciamatura oppure essere compostate. Scopriamo come usarle.
Come annaffiare fiori e piante
All’apparenza è l’operazione più semplice del mondo, eppure l’annaffiatura è un momento molto importante per la salute delle piante, dei fiori e delle coltivazioni dell’orto. Ci sono regole da seguire, errori da non fare e alcuni fattori da considerare. Ecco allora tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Come preparare le conserve alimentari
Quest’anno avete deciso di dedicarvi alle conserve alimentari? Ottima idea! Ecco allora tutto quello che dovete sapere per preparare al meglio la passata di pomodoro, le verdure sotto aceto e sott’olio, marmellate e pesto fatto in casa!
Le annaffiature
L’acqua, come ben noto, è un bene prezioso e di vitale importanza sia per noi che per la vegetazione in generale. L’acqua si trova allo stato liquido ma anche sotto forma di vapore acqueo.
La propagazione delle piante per margotta
La moltiplicazione per margotta è una tecnica “cugina” del taleaggio, che permette di ottenere nuove piante dotate di radici a partire dai rami di un esemplare già sviluppato. In questa guida approfondiremo le conoscenze su questo metodo, scoprendo come viene messo in pratica, su quali specie viene impiegato e fornendo alcuni suggerimenti e consigli affinchè questa tecnica di moltiplicazione possa avere una elevata percentuale di successo.
Annaffiare: come fare
L’acqua, sia sotto forma liquida, o di vapore, è un elemento assolutamente indispensabile per la coltivazione delle piante. Essa entra direttamente nella composizione dei loro tessuti ed è il veicolo delle sostanze nutritive per la vita e per lo sviluppo dei vegetali. Senz’acqua non è possibile alcuna cultura, e la terra, sia pure buonissima o si trovi in un buon clima, rimane senza valore, se è assolutamente priva di quell’elemento. Per conseguenza è di capitale importanza il pensare all’innaffiatura delle piante perché non sempre né per tutte le colture basta l’acqua che cade dal cielo.
Tecnica della forzatura
La forzatura è una utilissima tecnica che consiste nel sottoporre le piante a particolari condizioni che determinano un anticipo del loro sviluppo, consentendo così di ottenere primizie e di coltivare fiori, frutta ed ortaggi fuori stagione. In questa guida scopriremo i principi biologici della forzatura, le piante cui può essere applicata ed i suoi numerosissimi vantaggi pratici.
Tecnica dell’imbianchimento
L’imbianchimento è una pratica che riguarda la coltivazione di diverse specie orticole, e che permette di ottenere prodotti saporiti, teneri e allo stesso tempo croccanti. In questa guida scopriremo i principi biologici che stanno alla base dell’imbianchimento, come questa tecnica va effettuata e quali sono le varietà per le quali è indicata.
Tutori e sostegni per le piante
Nel giardinaggio, nella frutticoltura e nell’orticoltura le legature delle piante sono un aspetto di primaria importanza affinchè il loro portamento sia eretto e gli esemplari possano crescere in modo rigoglioso. In questa guida approfondiremo le finalità e le tipologie delle diverse strutture di sostegno, i materiali più frequentemente utilizzati e le disposizioni più indicate a seconda delle specie vegetali.
Legature delle piante
Una volta posizionati i tutori destinati a offrire un solido sostegno alle vostre piante, dovrete procedere a posizionare un sistema di fissaggio che li tenga ovviamente uniti; generalmente per questo scopo si usano dei fili, detti legacci o “legature”, che possono essere di vari materiali. Naturalmente ogni tipologia di pianta ha le sue preferenze in questo campo e ogni materiale ha pro e contro. Vediamoli insieme in questa guida.
Coltivazione idroponica
La coltivazione idroponica prevede l’immersione dell’apparato radicale delle piante nell’acqua, anziché nella terra. Questa tecnica permette un risparmio di notevoli quantità di acqua e fertilizzanti, riduce notevolmente le malattie per le piante e può essere condotta tutto l’anno senza il vincolo della stagionalità. In questa guida scopriremo i numerosissimi vantaggi, le tecniche e qualche suggerimento utile per effettuare la coltivazione idroponica in modo efficiente e produttivo.
Tecniche di coltivazione idroponica
La coltivazione idroponica, nota anche come idrocoltura, si basa su una diversa gestione del substrato in cui la pianta normalmente cresce: acqua invece che terreno. Le radici della pianta sono infatti immerse nel liquido e questo metodo consente un rilevante risparmio sia per l’impiego di acqua da irrigazione che dei fertilizzanti, ma riduce anche di molto il rischio malattie vegetali e permette di coltivare tutto l’anno senza il vincolo della stagionalità.
Pacciamatura
La pacciamatura è una tecnica molto utile per la coltivazione delle piante, sia a scopi ornamentali che produttivi. L’impiego di uno strato di materiale protettivo da stendere sul suolo comporta numerosi vantaggi dal punto di vista del benessere delle piante, della razionalizzazione del lavoro e della riduzione di acqua, fertilizzanti e prodotti fitosanitari. In questa guida sulla pacciamatura scopriremo tutto quel che c’è da sapere su questa tecnica, come viene effettuata ed i suoi numerosi vantaggi.
Riproduzione per talea delle piante
La tecnica della propagazione per talea viene frequentemente impiegata per ottenere nuove piante a partire da esemplari adulti già esistenti. Il semplice prelievo di porzioni vegetative (fusti, foglie, radici) e il loro collocamento in un ambiente idoneo alla crescita permette di assicurarsi rapidamente nuove piantine vitali e simili ai loro progenitori. In questa guida approfondiremo le diverse tecniche di prelievo e coltivazione delle talee, quali sono le specie che maggiormente si adattano a questo tipo di propagazione e alcuni consigli utili per conseguire risultati ottimali.
Quella del taleaggio è una tecnica frequentemente utilizzata in giardinaggio, frutticoltura ed agraria che permette di ottenere una nuova pianta attraverso l’asportazione ed il successivo trapianto nel terreno (o preventivamente nell’acqua) di una porzione vegetativa prelevata da un esemplare “madre”. Il taglio della talea stimola la rigenerazione delle parti vegetative mancanti, ovvero di foglie e radici, permettendo dunque la formazione di una pianta che, in sostanza, altro non è che un clone della pianta “madre”, poiché possiede il medesimo DNA. I tessuti responsabili di questa rigenerazione sono i cosiddetti tessuti indifferenziati (detti meristemi) normalmente presenti in diverse parti della pianta come rami, foglie, radici, fusti, gemme.